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Crai 4 - 13 marzo 2021

La sovrintendente non molla: verrà a Cabras a prendersi i Giganti

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La sovrintendente non molla: verrà a Cabras a prendersi i Giganti
Stamane ha annunciato una visita per predisporre il trasferimento a Cagliari

Una delle statue che dovrebbe essere trasferita a Cagliari

La sovrintendente ai Beni Culturali, Maura Picciau, tiene duro e conferma il trasferimento a Cagliari di alcune statue dei Giganti di Mont’e Prama e di altri reperti, per sottoporli al restauro.

Secondo quanto riferito dall’Agenzia Giornalistica Italia, stamane ha annunciato che allo scadere dell’ordinanza del sindaco Andrea Abis, con la quale si è chiuso il museo che custodisce le antiche sculture, sarà a Cabras.

La sovrintendente ha annunciato una sua visita per venerdì della prossima settimana, 26 febbraio.

“Nella data di venerdì 26 febbraio 2021 il personale di questo ufficio e della ditta specializzata incaricata Desogus Restauri s.r.l. si recherà si recherà, intorno alle 10:30, presso il museo civico archeologico G.Marongiu di Cabras per un sopralluogo ispettivo con finalità conservative del patrimonio scultoreo nonchè per eseguire operazioni di misurazione necessarie anche per dettagliare quanto prima la documentazione richiesta da codesta spettabile amministrazione e avviare le operazioni di trasferimento delle sculture”, si legge nella nota inviata al sindaco di Cabras e al Museo.

Insieme alla sovrintendente Picciau saranno presenti la restauratrice, Georgia Torino, gli archeologi Alessandro Usai, Maura Vargiu e Gianfranca Salis e l’architetto Elena Romoli. Presenti anche i rappresentanti della ditta specializzata incaricata del restauro, la Desogus Restauri s.r.l.

Venerdì, 19 febbraio 2021

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15 Commenti a La sovrintendente non molla: verrà a Cabras a prendersi i Giganti

  1. Campus Luigia 19 Febbraio 2021 - 15:52

    I giganti devono restare a Cabras

    Rispondi
    • Sardus 21 Febbraio 2021 - 09:31

      Allora che gli restauri lei a sue spese.

      Rispondi
  2. Sardus 19 Febbraio 2021 - 16:29

    IL SINDACO DEI GIGANTI
    Ma c’era bisogno che il sindaco di Cabras facesse questa pagliacciata schierando i vigili urbani per impedire il trasporto a Cagliari di due statue cosidetti “Giganti”, per il loro restauro da parte della Soprintendenza? Azione di ridicolo campanilismo, per mettersi in mostra e sfruttare la cosa a fini elettorali, raccattando voti in più dai paesani di Cabras alle prossime elezioni comunali. Ricordo che la legge prevede che fin dal loro ritrovamenti i bene archeologici sono di proprietà dello Stato e quindi di tutti noi italiani, non dei soli cabraresi. E la soprintendente, che rappresenta e agisce per conto dello Stato, a ben ragione potrebbe far trasferire a Cagliari o dove meglio crede le statue, senza dover chiedere il permesso al sindaco delle barricate. Perchè il sindaco invece non dedica un po di tempo al P.U.C., visto che in più di 2 anni e mezzo dal suo insediamento non si è visto ancora niente, cosa ancora più grave considerando gli 8 anni delle precedenti amministrazioni trascorsi con il P.U.C. solo sulla carta, come ora.

    Rispondi
    • Torangius 20 Febbraio 2021 - 13:09

      L’unico ignorante della sardegna, per vederli accantonati in uno sgabuzzino , far passare tempo e poi rimangono lì. Quindi chi sbarcherà a Cagliari gli vedrà li e cabras sempre nel culo…questo vogliono, quindi cabras fa bene a rivendicare i suoi beni, sono del sinis se vogliono vengono a cabras i turisti non a cagliari… furbi loro. A costo di mobilitare gente ma i giganti stanno a cabras

      Rispondi
    • Andrea 20 Febbraio 2021 - 15:43

      Siccome lo stato è il popolo, e le persone che abitano a Cabras fanno parte del popolo, quindi ad ogni parte del popolo gli spettano parte dei beni che in questo caso sono della zona di Cabras in quanto portano benessere a quella parte di popolo… Riordina le idee ne tuo cervello…

      Rispondi
    • mauro 26 Febbraio 2021 - 19:55

      bravo

      Rispondi
  3. Maria 19 Febbraio 2021 - 18:14

    Che i beni archeologici siano di proprietà dello stato non significa che le statue non possano essere restaurate a Cabras. Lo stato italiano non è rappresentato da questa o quella città, Cabras rappresenta lo stato quanto Cagliari. Piuttosto, perché la Soprintendenza non chiede un incontro pacato e civile col Sindaco per trovare un accordo? Cabras potrebbe garantire persino più accortezza e attenzione nel restauro dei reperti. Non dimentichiamo che i frammenti delle statue sono rimasti per 30 anni nei magazzini del museo di Cagliari, non mi pare un precedente luminoso per il destino dei nuovi reperti. Si può restaurare a Cabras e mantenere i reperti nel territorio, senza conflitti e tenendo al centro ciò che veramente conta: i reperti e il loro stretto legame col territorio di Cabras.

    Rispondi
  4. Gm 19 Febbraio 2021 - 22:04

    Sovrintendenza, i giganti rimangano a Cabras fa parte del rilancio del territorio, cagliaritani senza scrupoli.

    Rispondi
  5. Zagorm 19 Febbraio 2021 - 23:17

    Ma qualcuno crede veramente che il problema è il restauro a cabras o a Cagliari ??
    O è un pretesto per ravvivare una politica comunale inesistente o forse mettere le mani sull’unità poltrona della fondazione rimasta a disposizione tra comune e regione??

    Rispondi
    • Sardus 21 Febbraio 2021 - 09:30

      Zagorm hai perfettamente ragione, non vedo nessuno che si lamenta per la mancanza del P.U.C., lo aveva fatto l’attuale sindaco Andrea Abis con una interrogazione insieme a Carlo Carta e Carlo Trincas di “Progetto comune”, che chiedevano con un’interrogazione rivolta al sindaco e all’assessore all’Urbanistica. Non solo: nel denunciare che lo sviluppo di Cabras risulta ingessato per la mancanza dell’abc sul quale fondare qualunque serio progetto di sviluppo, sottolineano la manca della disponibiltà di altri importanti strumenti di pianificazione, come il Piano particolareggiato del centro storico e il Piano di utilizzo dei litorali.
      Ora col sindaco attuale Abis cosa è cambiato in oltre 2 anni e mezzo della sua amministrazione? Niente sempre ingessato come affermavano gli allora consiglieri.
      Abis vuol fare il barricadero e sfruttare l’ingenuità dei cabraresi per prendere un po’ di voti per essere riconfermato, invece di interessarsi di cose cose ben più importanti come il P.U.C. che è vergognoso che Cabras, terzo comune della provincia, ne sia ancora privo e debba ancora ricorre alle norme edilizie del 1970, che inoltre non sono presenti nel portale del Comune e si debba andare in Comune per elemosinare qualche fotocopia.

      Rispondi
      • Carlo 21 Febbraio 2021 - 13:09

        hai perfettamente ragione sul PUC, è una vergogna!

        Rispondi
  6. Abbasso il cagliaricentrismo 19 Febbraio 2021 - 23:46

    Condivido le parole di Maria. Ricordiamoci che Cagliari avvalendosi della sua posizione privilegiata di capoluogo di regione cerca sempre il proprio tornaconto in tutto e per tutto. Quindi avendo subodorato la possibilità di aumentare le possibilità di “far cassa” non si porrebbe alcuno scrupolo a trattenersi un altro po’ di statue, oltre a quelle delle quali si fa vanto e vantaggio di detenere nel suo museo.

    Rispondi
  7. Carlo 20 Febbraio 2021 - 19:05

    Non conosco le modalità del restauro. Ma le statue una volta restaurate devono essere esposte al museo di Cabras perché sono la testimonianza (rara) di un’antica civiltà sorta e cresciuta in quel territorio. Le statue non “appartengono” agli abitanti di Cabras, come molti sembrano credere, che poco o nulla hanno a che fare con quella civiltà, ma al territorio che a quella civiltà ha dato origine.

    Rispondi
  8. Zagorm 21 Febbraio 2021 - 20:21

    Ma non capisco, questa battaglia poteva iniziare anche per i Giganti che sono già a Cagliari. Perché nasce ora… che devono essere restaurati questi?
    Ma poi perché non si sono create le premesse per ricevere i turisti, con un puc che consenta di la realizzazione strutture ricettive che accolgono tutti questi turisti che dovrebbero arrivare a valanga a Cabras ?? Ma dov’è tutta questa programmazione?
    Mi pare che ci sia altro… solo una bella intuizione…. una battaglia che raccoglie un facile dal grande consenso… e spostare l’attenzione….

    Rispondi
  9. mauro 26 Febbraio 2021 - 20:24

    come ho già scritto in precedenza trattasi solo di stra imbecille campanilismo. I “giganti” non sono di Cabras, nemmeno de Cabraresi e nè tantomeno del sindaco..che può solo rappresentare solo se stesso e chi gli vuol bene. Ora tutti cabraresi si son svegliati archeologi e storici, così come a cagliari (il minuscolo è d’obbligo) Tutto questo, per chi non fosse mai uscito dalla sua bidda, non fa altro che rendere ridicolo un angolo di paradiso (la sardegna) agli occhi del resto del mondo. Ogni santa cosa deve essere oggetto di dispute, di guerre tra poveri e liti tra emeriti imbecilli. Forse non avete ancora una cosa, la più importante, che qui in sardegna (sempre minuscolo) di sti c…. di giganti frega nulla e nemmeno sanno di cosa parlano. L’ unica cosa che muove tutto è il tornaconto personale, cavalcare l’ onda etc etc. Classico dei piccoli sardi. Provare a immaginare se queste pietre fossero stato scoperte in inghilterra, in francia, negli usa o dove diavolo voi. Vi faccio un esempio, Stonehenge, quattro pietre messe in circolo, certamente inferiori a ciò che esiste da noi, eppure meta, ogni anno, di migliaia di visitatori (tra cui io stesso) si respira libertà, non ci sono vigili urbani, non ci sono sindaci opportunisti e nemmeno sedicenti restauratori cagliaritani di quattro pietre. Un ultima cosa, a volte “restaurare” un manufatto di cui si conosce meno di un solenne cazzo di niente equivale a snaturarlo, distruggerlo. EW questa per ridere a cabras, e non solo, credono ancor< che la "bottarga" sia stata inventa qui e che solo qui la si fa. Sfatiamo un mito, nel tardo evo i pescatori giapponesi pescavamo, estraevano le uova dai loro cefali e facevano la "bottarga" in giapponese Karasumi. E questo accadeva mentre da noi in europa eravamo dei barbari e il lavarsi veniva considerato "peccato mortale". In Giappone lavarsi obbligatorio, con acqua calda. Esisteva già allora l' istituto del divorzio e noi eravamo derisi e chiamati barbari. Spro che coloro che litigano per due pietre siano abbastanza umili da farsi una cultura.., e anche di rendersi terribilmente ridicoli 🙂 Buona vita a tutti….e basta con le stronzate 🙂

    Rispondi

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