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Nuovi spazi e più sicurezza per il Pronto Soccorso di Oristano

Confronto sul progetto di ampliamento, i lavori potrebbero partire prima dell'estate

Pronto soccorso oristano - ambulanze in fila

Nuovi spazi e più sicurezza per il Pronto Soccorso di Oristano
Confronto sul progetto di ampliamento, i lavori potrebbero partire prima dell’estate

I locali che ospitano il Pronto Soccorso di Oristano presto saranno ampliati. La nuova struttura, comunicante con quella attuale, si estenderà sull’area degli attuali parcheggi e – secondo una prima ipotesi progettuale – sarà articolata in almeno sei locali, alcuni dei quali da destinare a ufficio, medicheria e spogliatoio. Ci sarà spazio per la degenza di breve periodo, con un numero complessivo di circa dieci posti letto. Una nuova area parcheggi sarà realizzata in una porzione della vasta area attigua.

I locali utilizzati finora erano stati inaugurati appena sette anni fa, insieme al nuovo corpo DEA ( Dipartimento Emergenza e Accettazione), che ospita anche l’Anestesia e Rianimazione, il nuovo blocco operatorio e la Radiologia. Ma gli spazi destinati al Pronto Soccorso si sono ben presto rivelati inadeguati, sia per l’elevato numero degli accessi quotidiani che per le esigenze degli operatori. E ancora di più dopo le emergenze legate al Covid, che hanno comportato l’impiego anche degli angusti corridoi per ospitare i tanti pazienti in attesa di un ricovero. Da qui l’esigenza di trovare nuovi spazi, specie dopo la riduzione di quelli dedicati all’OBI – la zona dedicata all’ osservazione breve – ancora di attesa di accreditamento ma riservata durante tutta la pandemia ai malati di Covid.

Un primo progetto preliminare è stato messo a punto già alla fine della scorsa estate e in questi giorni il neo commissario Antonio Francesco Cossu ha promosso una serie di incontri per valutare le soluzioni assieme a dirigenti e operatori del Pronto Soccorso e raccogliere proposte su eventuali adeguamenti, prima della stesura del progetto definitivo. Sono necessarie attente e importanti valutazioni che tengano conto di esigenze diverse. Prima fra tutte quella di scongiurare il pericolo di una chiusura del servizio, come capitato di recente, per l’arrivo di una quantità di persone malate di Covid (o di qualche altra malattia infettiva), non gestibili contemporaneamente agli altri pazienti. Da qui la necessità di prevedere un’ idonea distribuzione e separazione degli ambienti, con percorsi dedicati che mettano al riparo operatori sanitari e pazienti dal rischio di contagio e che consentano al contempo di gestire in sicurezza anche le altre patologie.

Il progetto definitivo dovrà comunque ottenere anche le necessarie autorizzazioni di diversi soggetti, e in particolare della Protezione Civile, incaricata di seguirne le varie fasi di realizzazione, prima dell’avvio del cantiere, previsto non prima di maggio.

L’ampliamento del Pronto Soccorso del “San Martino” è fra i principali obiettivi nell’agenda del nuovo commissario Antonio Francesco Cossu, che afferma: “La nuova struttura dovrà essere pensata non solo per far fronte all’emergenza pandemica, ma dovrà tener conto delle più complessive esigenze di una utenza di dimensioni importanti come è quella del Pronto Soccorso di Oristano. Dovrà essere pensata guardando a un lungo periodo”.

Il costo dei lavori sarà sostenuto con  un finanziamento di circa un milione e settecentomila euro ottenuto dalla ASSL di Oristano nell’ambito del piano nazionale di rafforzamento del sistema sanitario messo a punto dal Commissario per l’Emergenza Covid Arcuri, che ha assegnato alla Sardegna un fondo di 16 milioni di euro. Una cifra considerevole destinata all’adeguamento dei Pronto Soccorso dei principali ospedali sardi, e alla quale la Regione ha di recente aggiunto un finanziamento di oltre 17 milioni di euro da distribuire anche ai Pronto Soccorso dei piccoli ospedali, tra i quali il Mastino di Bosa, che ha ottenuto oltre 500 mila euro

In attesa della nuova area del Pronto Soccorso, intanto, di fronte all’ingresso del servizio sono stati sistemati i tre container forniti dall’Associazione Oristano Soccorso e dalla Protezione civile, ai quali saranno aggiunti altri 5 moduli di una dotazione complessiva di 7 nuovi container appena acquistati dall’ATS. Dovranno essere impiegati, tra l’altro, per il pretriage, cioè per consentire ai pazienti di attendere in un ambiente caldo e protetto l’esito del tampone, prima dell’accesso al Pronto Soccorso.

Giovedì, 27 gennaio 2020

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