Nasce il comitato "SAR X SAR – No scorie Sarcidano per la Sardegna" - LinkOristano
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Nasce il comitato “SAR X SAR – No scorie Sarcidano per la Sardegna”

Oltre 400 adesioni in una settimana

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Nasce il comitato “SAR X SAR – No scorie Sarcidano per la Sardegna”
Oltre 400 adesioni in una settimana

Una delle locandine del Comitato “SAR X SAR – No scorie Sarcidano per la Sardegna”

Non solo la Marmilla con “Storie No Scorie”, anche il Sarcidano dice no alla possibilità che la Sardegna venga scelta come sede del deposito unico di scorie nucleari. All’indomani dalla pubblicazione della Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, nell’altopiano che si estende tra Campidano, Marmilla e Barbagia è nato il comitato spontaneo popolare “SAR X SAR – No scorie Sarcidano per la Sardegna”.

In poco più di una settimana il comitato ha raccolto 400 adesioni. Inoltre, più di 1.500 persone supportano la causa sulla pagina Facebook ufficiale, esprimendo il loro secco rifiuto alla possibilità che l’isola diventi sede di stoccaggio di scorie. In breve tempo è nato un filo comunicativo diretto con le comunità, le amministrazioni e gli organi che si occupano del rapporto col territorio. Il comitato è molto presente nella parte del Sarcidano che appartiene alla provincia del Sud Sardegna, tra Nurri, Gergei e Nuragus, ma ha referenti anche in alcuni centri dell’Oristanese, come Laconi.

“Il nostro obiettivo”, spiega la presidente Marta Serra, “è coinvolgere il territorio in questa battaglia. L’idea del comitato è nata su Telegram, poi ci siamo fatti conoscere su Facebook e attraverso altri canali di comunicazione. Puntiamo a creare un filo diretto tra la popolazione e le istituzioni”. Il progetto “SAR X SAR – No scorie Sarcidano per la Sardegna” però è più ampio. “Stiamo lavorando a un documento tecnico da presentare alla Sogin, la società che ha elaborato la mappa delle aree idonee allo stoccaggio delle scorie”, prosegue Serra: “intendiamo ribadire l’incompatibilità della Sardegna con un progetto di questo tipo. La nostra regione deve puntare sullo sviluppo sostenibile, sull’enogastronomia, non sulle scorie”.

“Ci stiamo facendo conoscere, anche se non è facile perché non possiamo incontrarci di persona ma solo telematicamente”, spiega la referente di Laconi, Eleonora Melis. “Gestisco un blog sulla sostenibilità e autoproduzione consapevole, credo che la Sardegna debba andare in questa direzione. Non vogliamo le scorie, ma uno sviluppo di tutt’altro tipo. Le vocazioni del Sarcidano sono chiare, così come quelle dell’isola. Il nostro territorio”, conclude Melis, “non può ospitare il deposito”.

Mercoledì, 27 gennaio 2021

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