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Pronto soccorso: pazienti in attesa anche 12 ore in ambulanza

Nuovi problemi al San Martino di Oristano: stavolta difficoltà con i tamponi rapidi

Oristano - ambulanze in fila pronto soccorso bis

Pronto soccorso: pazienti in attesa anche 12 ore in ambulanza
Problemi con la fornitura dei reagenti per i tamponi rapidi

Ambulanze in coda al Pronto soccorso di Oristano

Nuove lunghe attese e nuovi disagi, per quanti arrivano al Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano. Da qualche giorno al laboratorio analisi scarseggiano  le scorte dei reagenti necessari a processare i tamponi antigienici rapidi, a cui devono essere sottoposti tassativamente tutti i pazienti in arrivo, come stabilito da una precisa direttiva dell’ATS. Esclusi i pazienti in codice rosso, per ogni accesso  viene eseguito così  un tampone molecolare,  il cui esito è però disponibile anche dopo 12 ore.  Un’attesa che i pazienti sono costretti a trascorrere dentro le ambulanze, se trasportati con il 118, o nelle loro auto, se arrivati autonomamente.

E così si assiste nuovamente al triste spettacolo delle ambulanze ferme per ore, all’ingresso del Pronto Soccorso. Una situazione insostenibile, per pazienti ma anche per i volontari di soccorso come denuncia uno di loro, impegnato nel servizio del 118: “Non è possibile imporre attese così lunghe a persone spesso sofferenti e con necessità di un ricovero o di un’intervento chirurgico”, lamenta. “Attese insostenibili anche per noi volontari, costretti ad attendere al freddo e per ore l’esito del tampone, considerato che non possiamo dividere con il paziente trasportato lo stretto spazio dell’ambulanza. Da aggiungere che ognuno di noi si rende disponibile per un numero di ore definito, dopo le quali deve andare al lavoro o riprendere le altre occupazioni. Da qui l’abbandono di diversi volontari impegnati nelle associazioni di soccorso”.

Da aggiungere che le ambulanze inattive e ferme per ore davanti al Pronto Soccorso, lasciano il servizio sguarnito perché non disponibili per altri interventi. Una difficoltà che ha anche un costo elevato. Le ore trascorse dalle ambulanze davanti al Pronto soccorso, se eccedenti rispetto ai turni programmati, vengono retribuite dall’Areus con tariffe ben superiori rispetto a quelle previste dalle rispettive convenzioni.

Lunedì 25 gennaio 2021

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