In Marmilla nasce il comitato "Storie No Scorie": cittadini mobilitati - LinkOristano
Prima categoria

In Marmilla nasce il comitato “Storie No Scorie”: cittadini mobilitati

Tante adesioni. Si lavora a un documento per fermare il piano sul deposito unico

Nucleare-deposito-scorie

In Marmilla nasce il comitato “Storie No Scorie”: cittadini mobilitati
Tante adesioni. Si lavora a un documento per fermare il piano sul deposito unico

Immagine d’archivio

In Marmilla nasce il comitato “Storie No Scorie”. Sono partiti in sette, all’indomani della pubblicazione della mappa dei siti ritenuti idonei a ospitare il deposito unico di scorie nucleari, ora i cittadini che hanno aderito sono una sessantina. Arrivano da Albagiara, Ales, Escovedu, Gonnostramatza, Lunamatrona, Mogorella, Mogoro, Pau, Ruinas, Siddi, Tuili, Turri, Usellus, Ussaramanna, Villa Sant’Antonio e Villa Verde. Alcuni risiedono lontano dalla Marmilla, chi a Cagliari, chi a Gonnosnò e Norbello e c’è persino chi arriva da Ortueri.

L’obiettivo però è comune: promuovere le ricchezze del territorio proponendo un progetto di sviluppo sostenibile incompatibile con la presenza di un deposito di scorie nucleari. “Storie No Scorie” (qui la pagina Facebook) è un comitato spontaneo, al cui interno operano in sinergia liberi cittadini, associazioni, imprese agricole, turistiche, culturali, tecnici e tante altre realtà della Marmilla. Le riunioni e i confronti sono continui, tutti rigorosamente su piattaforme telematiche come Zoom, per evitare assembramenti. “Storie No Scorie” inoltre è in continuo collegamento con un altro comitato di recente formazione, quello del Sarcidano.

“In queste due intense settimane”, si legge in una nota firmata dal comitato della Marmilla, “ci siamo divisi in gruppi di lavoro, mettendo a disposizione le nostre competenze, con l’obiettivo di elaborare un documento entro domani in cui argomenteremo le ragioni del nostro no al deposito nazionale di stoccaggio scorie in Sardegna. Le nostre osservazioni”, spiegano, “andranno a supporto di quelle che sia gli enti locali che la Regione Autonoma della Sardegna stanno formulando in questi giorni. Dopo il 26, è nostra intenzione continuare a lavorare per partecipare alla consultazione pubblica del 5 marzo”.

“Storie no Scorie” propone un’idea di Marmilla fortemente legata alle ricchezze enogastronomiche, culturali e storiche. “Siamo un territorio costellato da piccole aziende di eccellenza che valorizzano la biodiversità, producendo cibo di qualità e ricercato nel mondo. Pensiamo”, prosegue la nota, “ai prodotti DOP e IGP come lo zafferano, il grano Cappelli, l’olio, l’agnello, il pecorino sardo, romano e fiore sardo e il carciofo spinoso. Sono presenti parchi e zone Sic, come il Parco Geominerario, il Monte Arci e l’altopiano della Giara, che valorizzano ulteriormente un’area già densa di siti storici e culturali, tra cui su Nuraxi, patrimonio dell’Unesco, e altri che ancora oggi devono essere censiti”.

La linea tracciata dal comitato è chiara. “Abbiamo realtà artigianali”, scrivono, “che uniscono la tradizione all’innovazione, e tanti giovani promotori di iniziative ed eventi culturali, che attraggono persone da tutta l’isola e non solo. Siamo portatori di una narrazione che è l’insieme di tutte le storie: le nostre, quotidiane; quelle della nostra terra, millenarie. In questo luogo che si spopola giorno dopo giorno, noi rEsistiamo, portando avanti i nostri progetti con fatica e tenacia, ribadendo con fermezza che vogliamo essere i protagonisti del nostro futuro. Tutto ciò”, concludono, “è incompatibile con la realizzazione del deposito unico nazionale di scorie”.

Lunedì, 25 gennaio 2021

commenta