Bancarotta fraudolenta e turbativa d'asta, arrestati due noti imprenditori - LinkOristano
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Bancarotta fraudolenta e turbativa d’asta, arrestati due noti imprenditori

Operazione della Guardia costiera

Guardia costiera - ingresso in CP per perfezionamento atti di PG

Bancarotta fraudolenta e turbativa d’asta, arrestati due noti imprenditori
Operazione della Guardia costiera

Foto Guardia Costiera

Due imprenditori  sono stati arrestati a Cagliari dal personale militare del Nucleo Speciale d’Intervento del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera, su richiesta dalla Procura di Cagliari.

Sono accusati di bancarotta fraudolenta e turbativa d’asta e si trovano uno in carcere e uno ai domiciliari. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, in carcere è finito Roberto Vivarelli, mentre il figlio Andrea Alberto è agli arresti domiciliari.

I due imprenditori, utilizzando un prestanome, avrebbero cercato di rientrare in possesso di uno stabilimento finito sotto sequestro per reati ambientali, mentre avevano portato a fallimento più società, distraendo beni e denaro per decine di milioni di euro.

Le indagini che hanno portato all’arresto dei due imprenditori, sono direttamente collegate ad accertamenti eseguiti dalla Capitaneria di porto nell’ambito ambientale. Gli imprenditori, infatti, lavoravano nel settore del trattamento di sottoprodotti di origine ambientale e la Guardia costiera, effettuando gli accertamenti, ha verificato una lunga serie di violazioni ambientali. Le ulteriori verifiche svolte dal Nucleo speciale d’Intervento hanno portato alla luce i reati di bancarotta, relativa al fallimento della società e la turbativa d’asta (turbata libertà degli incanti), relativamente al tentativo di rientrare in possesso dello stabilimento.

L’azienda che si occupava di smaltimento carcasse e resti di macellazione provenienti da tutta la Sardegna, era stata al centro di un’indagine nel 2011. Nel piazzale si erano accumulati 3mila metri cubi di carne in putrefazione. I carabinieri del Nas e del Noe erano intervenuti in seguito alle segnalazioni per il cattivo odore. Il problema era legato a un guasto di una linea dell’impianto.

In passato si era parlato di un possibile interessamento degli imprenditori Vivarelli per un insediamento industriale nella provincia di Oristano.

Venerdì, 22 gennaio 2021

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