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“Trasporti e turismo: Giunta immobile, rifiuta il confronto”

Dodici organizzazioni imprenditoriali contro l'inerzia della Regione

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“Trasporti e turismo: Giunta immobile, rifiuta il confronto”
Dodici organizzazioni imprenditoriali contro l’inerzia della Regione

Queste le dodici organizzazioni che danno la sveglia alla Regione su turismo e continuità territoriale

Non manca quasi nessuno. Confartigianato Imprese, Confapi, Federalberghi, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Confagricoltura, Confindustria, CNA, Casartigiani, Coldiretti, Confcommercio: in un documento, dodici organizzazioni imprenditoriali in Sardegna accusano la Giunta Solinas di lasciar affondare l’economia regionale.

Immobilità e incapacità di confrontarsi: “Sono cadute nel vuoto, senza alcuna risposta, due richieste di incontro inviate nelle scorse settimane da tutte le organizzazioni imprenditoriali sarde al presidente ed agli assessori del Turismo, dei Trasporti e della Programmazione della Regione Sardegna”, scrivono gli imprenditori, “per affrontare con la massima urgenza i problemi dell’intera filiera che parte dal settore dei trasporti e non si limita al turismo tout court”.

Secondo il documento, “l’assenza di programmazione ed impegni sulla continuità territoriale, per i collegamenti internazionali, per le strutture aeroportuali e sulle procedure per la sicurezza sanitaria per gli accessi turistici rischia di dare il colpo di grazia definitivo all’intera e lunga filiera del turismo della Sardegna, dall’alberghiero ai servizi, dall’agroalimentare alla ristorazione, con un danno irrecuperabile per un terzo dell’economia e dell’occupazione della nostra isola, in un settore già massacrato nel 2020 con le più alte perdite degli ultimi cinquant’anni”.

“Ritardi insostenibili da parte della Regione Sardegna”, conclude la nota, “che non giustificano certamente la chiusura pregiudiziale al confronto ed all’ascolto delle rappresentanze imprenditoriali, mosse solo dalla volontà di contribuire con le proprie competenze ad individuare quelle soluzioni già implementate in altre regioni e che possono e debbono essere messe urgentemente in campo nell’interesse dei sardi e del loro futuro”.

Mercoledì, 20 gennaio 2021

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