"Personale del laboratorio dirottato a Oristano". Assl, protesta a Ghilarza - LinkOristano
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“Personale del laboratorio dirottato a Oristano”. Assl, protesta a Ghilarza

Programmata una manifestazione con le auto, a causa dell'emergenza covid

“Personale del laboratorio dirottato a Oristano”. Ospedale di Ghilarza, protesta
Programmata una manifestazione con le auto, a causa dell’emergenza covid

Foto Serafino Corrias

Scendono nuovamente in piazza i cittadini di Ghilarza. Per iniziativa del Comitato per la difesa dell’ospedale Delogu, sabato prossimo 23 gennaio, lungo il viale Antonio Carta,  è prevista una nuova manifestazione, dopo quella già promossa il mese scorso.

A causa delle restrizioni imposte dal Covid, ma anche per le incerte condizioni meteorologiche, i manifestanti e i coordinatori del Comitato resteranno nelle loro automobili, sulle quali comunque esporranno cartelli e striscioni che spiegano i motivi della protesta.

Il Comitato, che da tempo si batte per l’attivazione di un punto di primo soccorso all’interno del presidio ghilarzese, ha deciso di protestare così contro la chiusura del laboratorio analisi del Delogu, determinata alcuni mesi fa dopo il pensionamento dell’unico medico ancora impegnato nel servizio.

Una chiusura  che si è protratta nonostante l’assunzione del personale necessario, dirottato però al laboratorio del San Martino.

Da qui la richiesta del Comitato: “Chiediamo la immediata destinazione a Ghilarza di almeno uno dei  medici o dei biologi destinati al Delogu, ma che ora lavorano al laboratorio analisi del San Martino”,  spiega Raffaele Manca, portavoce del Comitato. “Un servizio indispensabile, per i cittadini della zona che fanno riferimento al presidio, ormai unico ospedale Covid della provincia”.

Il laboratorio analisi del San Martino, che funziona su un arco di 24 ore, al momento può contare sulla dotazione di poco meno di 40 operatori,  a fronte dei soli 3 tecnici e un’infermiera rimasti a Ghilarza, fanno notare dal Comitato per la difesa dell’ospedale Delogu. Presidio, quest’ultimo, dove giornalmente si eseguono complessivamente anche un centinaio di prelievi, oltre ai tamponi, tra quelli dei pazienti esterni e quelli  dei ricoverati affetti da Covid. I prelievi quotidianamente vengono inviati a Oristano, con tutti i problemi che questa organizzazione comporta.

Ma la riapertura del laboratorio analisi, a Ghilarza, diventa ora indispensabile anche in vista dell’attivazione, data per imminente, del Punto di Primo soccorso. E’ infatti in corso di pubblicazione il bando per il reclutamento dei cosiddetti “medici in affitto “, da destinare appunto al servizio.

Il bando segue l’avviso per la manifestazione d’interesse, pubblicato lo scorso mese di ottobre,  a cui ha risposto una cooperativa, pronta a fornire al Delogu il personale sanitario necessario ad assicurare  il funzionamento del punto di primo soccorso, in cambio di un compenso che oscilla tra i 350 e 400 mila euro per un periodi di sei mesi. Una vera e propria esternalizzazione del servizio, la prima in Sardegna in un presidio ospedaliero, che , proposta e caldeggiata anche dal presidente della commissione regionale sanità Domenico Gallus, ha già fatto molto discutere.

Domenica, 17 gennaio 2021

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