Il terralbese dice no al deposito di scorie nucleari in Sardegna
Presa di posizione del Consiglio comunale e dell’Unione dei comuni
Anche il Terralbase ha espresso contrarietà all’ipotesi di stoccaggio di scorie nucleari nei comuni dell’Isola, aderendo alla mobilitazione degli enti locali della Sardegna.
Durante la riunione dei giorni scorsi il Consiglio comunale di Terralba, all’unanimità, così come pochi giorni prima ha fatto l’Unione dei Comuni del Terralbese in una riunione dell’assemblea, ha ribadito “di dichiarare denuclearizzato il proprio territorio e di imporvi l’assoluto divieto, allo stoccaggio e al transito di scorie nucleari e affermando la totale contrarietà all’individuazione di qualsiasi territorio all’interno della Sardegna come sede di Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, come già deciso dal Popolo Sardo il 15-16 maggio 2011, quando ha sovranamente detto NO alle scorie attraverso il referendum di iniziativa popolare, decretando, con il voto favorevole della quasi totalità dei votanti (il 97%), l’assoluta indisponibilità del territorio sardo all’installazione di centrali nucleari e allo stoccaggio di scorie radioattive”.
“Una forte unanime presa di posizione a sostegno dei comuni sardi direttamente interessati dai depositi nazionali, stabiliti dal Governo”, ha commentato il sindaco di Terralba e presidente dell’Unione dei Comuni, Sandro Pili.
Lunedì, 18 gennaio 2021
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