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Reparto di pediatria in pericolo, mette a rischio anche l’ospedale

Mancano i medici. Problemi per il punto nascita: già calato del 40% il numero dei parti

Reparto di pediatria in pericolo, mette a rischio anche l’ospedale
Mancano i medici. Problemi anche per il punto nascita: in quattro anni calato del 40% il numero dei parti

Alle prese con l’emergenza coronavirus, l’ospedale San Martino di Oristano rischia di dover gestire ora anche un altro grave problema, che riguarda il corretto funzionamento e il futuro stesso dell’unità operativa di Pediatria. Tra qualche mese, infatti, andranno in pensione ben quattro delle nove pediatre impegnate nel reparto e nei servizi collegati. E non è migliore la situazione delle altre figure professionali: appena 12 infermiere, rispetto alle 15 in organico fino a un anno fa, e solo 2 operatrici socio sanitarie.

Un problema noto da tempo ai dirigenti locali e regionali della sanità,  ma per il quale non è stata adottata alcuna concreta iniziativa nell’intento  di scongiurare quel che ormai sembra inevitabile: la riduzione e, in qualche caso, il blocco degli importanti servizi del presidio .

A segnalare i nuovi tagli in arrivo nella sanità oristanese – e, insieme, l’indifferenza di chi li dovrebbe evitare – è Maria Carmela Marras, portavoce insieme a Gisella Masala del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano. “Abbiamo denunciato queste situazioni in più occasioni, ma davvero sembra di sbattere la testa contro un muro di gomma… neppure rispondono “, si legge nella pagina Facebook del Comitato, che conta oltre settemila adesioni.

Da ricordare che all’unità operativa di Pediatria, oltre al reparto di degenza per acuti – con  10 posti letto,  ma erano 12 fino a due anni fa – fanno riferimento anche  il pronto soccorso pediatrico; il day hospital;  gli ambulatori pediatrici come quello, con un’utenza crescente, di diabetologia pediatrica; il nido, che assiste i nuovi nati sin dalla sala parto;  la patologia neonatale, che segue i neonati con con particolari problemi.  Tutti servizi che rischiano un ridimensionamento o addirittura la chiusura.

L’ingresso della Pediatria al “San Martino”

Con appena 5 pediatre, il reparto difficilmente si potrà far carico sia dei degenti che del nido. Servizio quest’ultimo strettamente legato al punto nascita. La soppressione del nido comporterebbe così anche la chiusura del punto nascita. Con la conseguenza estrema che, se non si troverà rimedio prima,  le donne in attesa dovranno spostarsi per partorire verso gli ospedali più vicini: San Gavino o a Nuoro. Presidi, questi, peraltro già scelti per il lieto evento da numerose donne, dopo che gli ex primari del reparto di Ginecologia del San Martino sono passati, appunto, a San Gavino e Nuoro.

Risultato: nel 2020 i nati a Oristano sono stati 529. Un numero molto al di sotto dei circa 800 parti che si contavano al San Martino fino a quattro anni fa (e non a due anni fa come avevamo erroneamente riportato e come ci ha fatto notare l’Assl di Oristano con una richiesta di rettifica): un calo di quasi il 40%.

Ma ad essere in pericolo, con la pediatria e il punto nascita, è soprattutto il futuro dell’ospedale San Martino, che senza questi due reparti rischia di perdere l’accreditamento e la classificazione di Dea di primo livello, attribuitagli dal piano ospedaliero.  Dopo i tagli agli organici subiti da reparti come Medicina, Ortopedia, Oncoematologia, Cardiologia, Terapia Intensiva – che hanno perciò visto ridurre progressivamente posti letto e servizi erogati –  un’altra pesante tegola sul nosocomio cittadino. Sarebbe un danno davvero grave per una sanità oristanese già in enorme difficoltà.

Aggiornamento – Bambini nati al San Martino. L’Assl di Oristano precisa e anche noi
Il numero dei bambini nati all’ospedale San Martino di Oristano è calato di circa il 40% nel giro di quattro anni e non di due come abbiamo scritto stamane in un servizio che aveva come argomento principale le preoccupazioni sul futuro del reparto Pediatria. Erano stati 801 nel 2016, sono stati 529 nel 2020. Abbiamo sbagliato e chiediamo scusa.

Stante l’errore che abbiamo commesso l’Assl ci ha fatto avere una richiesta di rettifica. La pubblichiamo di seguito.

“Con riferimento all’articolo in oggetto si precisa che, contrariamente a quanto scritto, il numero dei nuovi nati nel Punto nascita dell’ospedale San Martino di Oristano non è calato del 40% rispetto a due anni fa”.

“Nel 2018 il numero dei nuovi nati era infatti di 680 bambini (non 800 come scritto), passato a 598 nuovi nati nel 2019 e a 529 nel 2020: esiste una progressiva contrazione del numero dei nati (di circa il 10/12% per anno, del 22% nel biennio 2018-2020), ma si tratta di un dato in linea con il fisiologico calo demografico, costante da oltre un decennio in Italia (l’Istat ha previsto nel suo rapporto 2020 un calo di 20 mila nascite a livello nazionale), e non certo addebitabile all’organizzazione ospedaliera del San Martino. La denatalità, infatti, non ha niente a che vedere con il numero di operatori sanitari presenti nel punto nascita, che svolgono il proprio lavoro con professionalità e impegno”.

E, infatti, noi non lo abbiamo scritto, ma abbiamo fatto notare che il calo ha coinciso col trasferimento dei due ex primari a San Gavino e Nuoro.

“Il punto nascita dell’ospedale San Martino, che vede lavorare in sinergia i reparti di Ginecologia e Ostetricia e di Pediatria”, prosegue la nota dell’Assl, “garantisce alle famiglie una molteplicità di servizi, tra cui la partoanalgesia h 24, il rooming in (la possibilità per la madre di tenere il bambino in camera con sé per tutto il tempo che desidera), nuove sale parto, assistenza nell’allattamento e nell’accudimento del piccolo, la possibilità di donare il sangue del cordone ombelicale a scopo solidale, procedure e percorsi sicuri in relazione alle misure di prevenzione Covid. Un’offerta, ricca e molteplice, che continua ad attrarre ogni anno, senza alcuna flessione, circa l’80 per cento delle donne in gravidanza residenti in provincia di Oristano”.

Ci auguriamo davvero che così sia anche in seguito, per il bene del nostro ospedale e di tutti noi. Piuttosto, ci avrebbe fatto piacere avere dall’Assl anche una rassicurazione circa il futuro del Reparto Pediatria dell’ospedale San Martino, l’argomento principale del nostro articolo. Restiamo in attesa.

Venerdì, 15 gennaio 2021

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