"Caos e disorganizzazione nelle vaccinazioni all'ospedale San Martino" - LinkOristano
Prima categoria

“Caos e disorganizzazione nelle vaccinazioni all’ospedale San Martino”

Contestazioni dal segretario regionale del sindacato dei medici Anaao Luigi Curreli

“Caos e disorganizzazione nelle vaccinazioni all’ospedale San Martino”
Contestazioni dal segretario regionale del sindacato dei medici Anaao Luigi Curreli

“Prosegue in modo caotico e disorganizzato la campagna di vaccinazione anti-COVID 19 all’ospedale San Martino”. Lo afferma Luigi Curreli, segretario regionale del sindacato ANAAO Assomed che in una nota afferma: “Fra promesse di vaccinazione e improvvisazione di scale prioritarie, applicate più o meno rigidamente e in modo imprevedibile, molti operatori sanitari dell’ospedale si trovano tuttora spaesati”.

Curreli spiega: “Diversamente da quanto accade in altri presidi ospedalieri, dove ogni singolo operatore viene inserito in una lista con l’indicazione di giorno e ora di somministrazione, al San Martino si procede navigando a vista. Accade così che a fronte della indiscutibile priorità assegnata ad operatori di Pronto Soccorso, 118 e Rianimazione, si vedano figure professionali non impegnate in servizi di front-office,  come gli operatori del CUP e delle Direzioni Sanitarie, “scavalcare” , nell’ordine delle somministrazioni, figure professionali che operano sicuramente in situazioni di maggiore rischio. E in ultimo, ciliegina sulla torta, apprendiamo che passeranno avanti anche i medici di famiglia”.

Luigi Curreli

“Come può essere che i reparti di Oncologia e Oncoematologia dell’ospedale non siano ancora stati calendarizzati per le vaccinazioni?”, chiede il segretario regionale dell’ANAAO. “Al Day Hospital di questi reparti  accedono una media di 60-80 persone al giorno e gli operatori si trovano a essere sia maggiormente esposti che potenziali vettori di contagio. Contagio di pazienti fragili e particolarmente suscettibili di complicanze in caso di infezione da COVID 19”.

Curreli sottolinea infine come “la numerosità dei pazienti a fronte di un ridotto organico,  sono tali da non consentire, agli operatori in attesa del vaccino, perdite di tempo indefinite in interminabili file per tentare la sorte e cercare di usufruire di eventuali “rimanenze” di vaccino. La situazione descritta è intollerabile, un ulteriore schiaffo morale per gli operatori che portato avanti fini dall’inizio dell’ emergenza pandemica, carichi di lavoro importanti pur di  garantire ai loro assistiti le cure di cui hanno bisogno”.

Venerdì, 8 gennaio 2020

commenta