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Da Masullas alle cucine di Milano: lo chef dei vip parla sardo

Roberto Danese fa scoprire malloreddus, culurgiones, fregula e seadas a casa Facchinetti

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Da Masullas alle cucine di Milano: lo chef dei vip parla sardo
Roberto Danese fa scoprire malloreddus, culurgiones, fregula e seadas a casa Facchinetti

Roberto Danese – Instagram @robydanese

Dalla cucina di Alessandro Borghese a casa Facchinetti, con la Sardegna nel cuore. Roberto Danese, 34 anni, è nato in Lombardia, le origini materne però lo riportano a Masullas, in Marmilla. Sull’isola lo chef ha trascorso tre anni della sua vita quando era bambino e ci torna spesso, perché il richiamo di casa è sempre forte. Danese si è fatto le ossa nelle cucine di tanti ristoranti milanesi e adesso lavora a casa di Francesco Facchinetti. Almeno fino a febbraio sarà lo chef personale della famiglia del noto showman e imprenditore.

La sua è una cucina dal forte accento sardo. “Alla famiglia Facchinetti”, racconta, “ho fatto assaggiare i malloreddus, i culurgiones e le seadas. Presto preparerò anche la fregula, il mio piatto forte. Con questo tipo di pasta si può fare di tutto, come con i risotti. Io però la preferisco ai frutti di mare”.

Danese ama l’isola e i suoi piatti. “Appena posso, faccio un salto a Mogoro, dove vive mio cugino Nicola. La Sardegna è speciale”. E lo è anche la sua cucina. “Quando ero bambino”, continua, “nonna Mariuccia mi viziava, mi ha fatto amare la cucina sarda. Grazie a lei è nata la mia passione per padelle e fornelli”. E tra carne e pesce non ha dubbi: “Mangio tutto, ma scelgo il pesce. Mi piace anche la bottarga, specialmente quella di Cabras”.

Il Covid-19 ha penalizzato tanto il settore della ristorazione. “Prima che arrivasse la pandemia lavoravo in ristorante, oggi però è tutto più difficile”, racconta ancora Danese. Che negli ultimi mesi si è reinventato e ha scelto una nuova strada. “A casa Facchinetti mi occupo del pranzo e della cena. È un impegno molto diverso rispetto a quanto viene richiesto in ristorante. Mi piacerebbe continuare a lavorare in questo settore”.

In passato lo chef sardo-lombardo ha frequentato cucine prestigiose, come quella de “Il lusso della semplicità” di Alessandro Borghese. “Sono stato nel suo ristorante un anno e mezzo. È stata un’esperienza molto formativa. Sento ancora alcuni colleghi con cui ho lavorato lì. Ci scambiamo anche qualche ricetta”.

Borghese, con “4 ristoranti” e altri programmi tv, ha avuto il merito di portare il mondo della cucina sul piccolo schermo, un po’ come hanno fatto con “Masterchef” altri chef come Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco. “I programmi televisivi di cucina hanno portato tanta pubblicità al nostro settore”, conclude Danese. “Oggi i grandi chef sono un po’ come le rockstar. Credo che queste trasmissioni abbiano dato valore al nostro lavoro, anche se a volte non mostrano tutta la fatica che si nasconde dietro le quinte”.

Una storia Instagram postata nei giorni scorsi da Francesco Facchinetti

Mercoledì, 30 dicembre 2020

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