Un contagio in Ortopedia, a corto di personale: reparto chiuso di nuovo - LinkOristano
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Un contagio in Ortopedia, a corto di personale: reparto chiuso di nuovo

All'ospedale San Martino ancora difficoltà per l'emergenza coronavirus

Un contagio in Ortopedia, a corto di personale: reparto chiuso di nuovo
All’ospedale San Martino ancora difficoltà per l’emergenza coronavirus

Situazione sempre più difficile e rischiosa al reparto Ortopedia dell’ospedale di Oristano, dove oggi è stato registrato un nuovo caso di contagio da coronavirus.  Colpito un paziente in attesa di intervento chirurgico, che dovrà essere quindi trasferito in un altro ospedale, mentre si dovranno sottoporre al tampone il personale e altri pazienti ricoverati.

La notizia del nuovo contagio riaccende la preoccupazione nel reparto Ortopedia, chiuso ai nuovi ricoveri per alcune settimane, fino a tre giorni fa, a causa della grave carenza di operatori. Riaperto  per consentire il ricovero di pazienti trattenuti al Pronto soccorso, era stato costretto dopo pochi giorni a rifiutare nuovi ingressi, a causa della insufficiente disponibilità di personale.

Angela Dessì, segretaria provinciale del Nursind

Una situazione denunciata dal Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che in una nota inviata ai vertici locali e regionali della sanità, firmata dalla segretaria Angela Dessì, segnala come sia impossibile attivare tutti i posti letto del reparto, come disposto nei giorni scorsi dal direttore ospedaliero Sergio Pili,  a causa delle numerose assenze tra il personale di Ortopedia.

“Ben 11 unità sono assenti dal servizio, sia per obbligo di isolamento, in quanto positivi al Covid 19, che per trasferimento ad altra unità operativa o assenza per maternità”, spiega Dessì, che  aggiunge: “Non trascurabile è la circostanza che vede tra i quattordici operatori in servizio – il 50 % dei quali usufruisce di limitazioni orarie previste per legge – solamente sette turnisti, chiamati a garantire la turnazione su 24 ore”. Una situazione che costringe gli operatori a rinunciare alle assenze previste per legge, pur di assicurare la presenza nell’arco dell’intera giornata.

Il Nursind segnala ancora che “attualmente sono presenti in ortopedia sedici pazienti, di cui almeno dieci necessitano di intervento chirurgico, e sei al momento sono ricoverati nell’area cosiddetta “grigia” . Una denominazione impropria, perchè questi pazienti, in attesa dell’esito del tampone, sono ricoverati in stanza doppia, con verosimile rischio di contagio tra di loro”.

Da qui la richiesta perchè “vengano promosse dalla direzione una serie di misure di prevenzione per il contenimento del rischio di trasmissione del virus , a tutela di operatori e pazienti”.

Tra le misure suggerite, la separazione dell’area grigia da quella pulita, e una sufficiente dotazione di dispositivi di protezione per il personale. “Provvedimenti che – afferma Angela Dessì- ancora oggi risultano essere serenamente disattesi”, in una situazione definita  “di dissesto organizzativo e gestionale in cui versa tutto il San Martino “.

Giovedì, 24 dicembre 2020

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