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Coronavirus, ecco come partirà lo screening in Sardegna

Presentato l'avvio della campagna curata dalla Regione con la collaborazione del professor Crisanti

Coronavirus, ecco come partirà lo screening in Sardegna
Presentato l’avvio della campagna curata dalla Regione con la collaborazione del professor Crisanti

Tampone

Partirà dall’Ogliastra e sarà articolata in due fasi la campagna di screening che la Regione Sardegna si appresta a varare dal prossimo mese di gennaio. Ad illustrare l’intero intervento è stato il professor Andrea Crisanti, chiamato le scorse settimane a collaborare con la giunta regionale per la gestione dell’emergenza Covid.  Quello dell’Ogliastra sarà una sorta di banco di prova dell’intero intervento, utile per mettere a punto la complessa macchina organizzativa che poi dovrà coordinare le operazioni di screening nelle restanti province dell’isola. Si inizierà nei giorni 4 e 5 gennaio con la prima sessione , seguita nei giorni 11 e 12 gennaio dalla seconda.

In Ogliastra saranno effettuati  32595 tamponi in 46 diverse postazioni, distribuite nei 23 comuni del territorio, con una adesione stimata pari al 65 per cento della popolazione.

Il primo test prevede la effettuazione di un test “Antigenico Cromatografico ” , con l’esito ottenibile in 15 minuti,  subito seguito dal tampone molecolare per quanti saranno risultati positivi. Con un tempo di attesa di 24 ore. Seguirà l’isolamento dei cittadini positivi e l’avvio delle operazioni di tracciamento . La seconda fase dello screening, effettuata sulle persone risultate negative alla prima fase, prevede l’impiego di un test antigenico, possibilmente con t”ecnologia ad Immunfluorescenza” ,   con lettura ottenibile in 15 minuti a cui seguirà , per i cittadini risultati positivi, il tampone molecolare con esito ottenibile entro 24 ore. Il professor Andrea Crisanti ha spiegato la necessità di prevedere due fasi distinte dello screening per ogni persona interessata, con l’andamento del contagio del virus che si sviluppa in un periodo di dieci giorni. “In questo modo”, ha spiegato Crisanti ” I test effettuati a distanza di sette giorni, sono più affidabili perchè assicurano una maggiore probabilità di accertare il contagio”.

Lo screening  proseguirà poi in altri territori,  coinvolgendo tra le 60 e le 100mila persone alla volta. Esclusi dallo screening i bambini sotto i dieci anni. Secondo Crisanti, attraverso l’isolamento delle persone contagiate e di tutti i loro contatti nel giro di 5 o 6 mesi si potrà avere in Sardegna  “una situazione di Covid free o qualcosa di molto vicino al Covid free” .

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