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Banco alimentare, quest’anno la spesa si fa con le carte

La pandemia ha fermato la tradizionale colletta all'uscita dei supermercati

Banco alimentare tessera

Banco alimentare, quest’anno la spesa si fa con le carte
La pandemia ha fermato la tradizionale colletta all’uscita dei supermercati

Le card per partecipare alla colletta alimentare

Cambia la forma ma non la sostanza della Giornata nazionale della colletta alimentare. L’iniziativa storica del Banco Alimentare – giunta all’edizione numero 24 – quest’anno per motivi di sicurezza sarà una colletta “dematerializzata”: non più i soliti banchi e punti raccolta. Invece fino all’8 dicembre saranno disponibili direttamente alle casse dei supermercati delle carte acquisto per diversi importi (2, 5 e 10 euro) che saranno poi convertite in prodotti alimentari per tante persone in difficoltà.

Al termine della colletta, la somma raccolta con la vendita delle carte sarà convertito in prodotti alimentari non deperibili ,come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, pesce e carne in scatola e altri prodotti utili. Il tutto sarà poi consegnato alle sedi regionali del Banco Alimentare e distribuito, con le consuete modalità, alle circa 8mila strutture caritative convenzionate, che sostengono oltre 2.100.000 persone.

L’iniziativa del Banco Alimentare, oltre a essere per la prima volta in forma “dematerializzata”, non si esaurirà in una sola giornata, ma durerà per 18 giorni, appunto dal 21 novembre all’8 dicembre. Le card saranno in distribuzione nei punti vendita che aderiranno alla colletta e potranno essere acquistate online sul sito dove sono già disponibili. Sarà inoltre possibile partecipare alla Colletta Alimentare facendo una spesa online sul sito www.amazon.it dal 1° al 10 dicembre e su www.esselungaacasa.it dal 21 novembre al 10 dicembre.

Le card si sostituiscono agli scatoloni e diventano i nuovi “contenitori” della spesa. Una spesa che quest’anno non può più essere donata fisicamente, per ragioni di sicurezza sanitaria vista l’emergenza attuale. Per le stesse evidenti ragioni di sicurezza non ci potranno essere nei supermercati i consueti gruppi di volontari entusiasti (145 mila fino allo scorso anno).

“Il bisogno alimentare cresce di pari passo con il crescere della crisi sanitaria che, ogni giorno di più, si manifesta come crisi sociale ed economica”, afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare onlus. “Banco Alimentare ha reagito in questi mesi cercando di incrementare lo sforzo organizzativo messo in campo. Purtroppo col passare del tempo cresce anche il timore, lo smarrimento e per molti il rischio di rinchiudersi in sé stessi”.

“Da una crisi si esce o migliori o peggiori, dobbiamo scegliere, ci ha ricordato Papa Francesco”, aggiunge Giovanni Bruno, “e la solidarietà è una strada per uscire dalla crisi migliori. Per questo proponiamo a tutti anche quest’anno, in una situazione via via sempre più incerta, la possibilità di scegliere un gesto di solidarietà. Chiediamo perciò a tutti, la testimonianza che un gesto semplicissimo di carità può contribuire a non far vincere l’individualismo, preoccupazione espressa recentemente anche dal Presidente Mattarella: riemerge il virus dell’egoismo, dei singoli e degli Stati, ed è pericoloso quanto gli effetti del Coronavirus“.

Negli ultimi cinque anni, con la Giornata nazionale della colletta alimentare sono state raccolte ben 41.628 tonnellate di cibo, equivalenti a 83.256.082 pasti per persone bisognose. Per consultare i punti vendita aderenti si può visitare il sito della colletta alimentare.

La Colletta alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare aderisce alla Giornata mondiale dei poveri 2020 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione di volontari aderenti all’associazione nazionale alpini, all’associazione nazionale bersaglieri, alla società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali e altre associazioni.

Sabato, 28 novembre 2020

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