Sanità e liste d’attesa. Caligaris (Sdr): “L’emergenza covid è solo un alibi”
“Una realtà da tempo in grave sofferenza”
L’ingresso del poliambulatorio della Assl di Oristano
“I numeri della provincia di Oristano (38.500 visite e accertamenti non eseguiti in un anno) e sicuramente raddoppiati in questo 2020 confermano un sentimento diffuso. La salute pubblica non sembra sia mai stata una vera priorità in Sardegna. Occorre prendere atto una volta per tutte che il sistema sanitario isolano appare essere stato costantemente strutturato a favore di quanti hanno Santi in Paradiso. Una considerazione amara ma, vista la situazione, difficilmente discutibile”.
Lo sostiene Maria Grazia Caligaris dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” facendo osservare che “nonostante le denunce dei pazienti, negli ultimi venti anni si è proceduto con scelte che hanno via via svuotato i territori da strutture sanitarie importanti e ridotto drasticamente il personale impedendo lo sviluppo della cultura della prevenzione”.
Mariagrazia Caligaris
“La pandemia – ha aggiunto – rischia di sembrare un comodo alibi per nascondere una realtà da tempo in grave sofferenza. Alla fine di questo travagliato periodo, in cui le persone sognano e sperano di non cadere vittime del COVID19, l’auspicio è che si restituisca efficacia al diritto alla salute e dignità ai pazienti e a chi opera con serietà e abnegazione per rispondere alle richieste dei cittadini”.
Venerdì, 27 novembre 2020
È una vergogna inaccettabile! Tutta la sanità sarda è demolita… Presidente e assessore regionale alla sanità avrebbero dovuto dimettersi da tempo per la loro inettitudine e le loro scelte evidentemente sbagliate.
Tutti gli studi-ambulatori specialistici e laboratori della provincia di Oristano mantengono le dotazioni strumentali ed organiche, ed un’organizzazione ineccepibile, per far fronte alle esigenze del territorio. Questo è il nostro lavoro, fatto con dedizione e grande impegno. La ASL non può tarparci le ali attribuendoci dei budget irrisori e finiti da tempo, pur sapendo che i pazienti sono costretti ad andare in altri studi-ambulatori-laboratori di altre province e con budget che gli permettono di eseguire prestazioni per i cittadini della propria provincia e di altre. A spese ovviamente della ASL oristanese. Questo è risparmio??