Stop alla pesca dei ricci? “Va bene, ma dateci altro lavoro in mare”
I subacquei professionisti di Oristano pronti a discutere sulla moratoria, se c’è un sostegno economico dalla Regione
Riccio di mare
Il presidente dell’Unione dei pescatori subacquei professionisti di Oristano, David Bichi, risponde a Legambiente e alla proposta di una moratoria sulla raccolta dei ricci di mare avanzata nei giorni scorsi dall’associazione. “Legambiente ha scritto di essersi confrontata con le associazioni di ricciai”, dice Bichi. “Voglio però sottolineare che non c’è stato alcun incontro e che la stessa proposta l’abbiamo portata noi in Regione anni fa”.
“Se ci dobbiamo fermare ci fermeremo”, prosegue il presidente dell’Unione dei pescatori subacquei professionisti di Oristano. “Ma vogliamo fatti concreti, non promesse. Noi ricciai abbiamo famiglie da mantenere, sarebbe indispensabile un contributo economico da parte della Regione”.
Bichi propone quindi possibili attività alternative per i subacquei. “Qualche settimana fa”, continua, “abbiamo aderito a due giornate di pulizia dei fondali promosse dal Flag Pescando. Ci piacerebbe ampliare quel progetto. In caso di stop alla pesca dei ricci, vorremmo davvero fare qualcosa di produttivo per l’ambiente e il mare”.
David Bichi
In Sardegna la stagione di raccolta dei ricci di mare è partita proprio oggi. “Le date non le abbiamo decise noi”, dice Bichi, “non abbiamo partecipato alle riunioni in cui è stato stilato il calendario”.
L’Unione dei pescatori subacquei professionisti di Oristano chiede ora il via libera alla raccolta nell’Area marina protetta del Sinis per evitare che l’attività dei ricciai ricada esclusivamente sulle zone di pesca del golfo di Oristano escluse dall’Area marina, causando così un potenziale danno ambientale. “L’anno scorso non abbiamo potuto lavorare in Area marina”, dice Bichi, “perché i monitoraggi sono arrivati tardi, e poi è scoppiata la pandemia. Ci avevano assicurato che col fermo avremmo tratto tutti benefici quest’anno. Chiediamo l’ok al Ministero dell’Ambiente”.
Lunedì, 16 novembre 2020
Sono curioso di sapere quanti siano i ricciai professionisti in provincia e soprattutto quanto contribuiscono alle imposte statali.
Conosci il comandamento numero 11? O forse sei convinto di contribuire più di qualcun altro?
Sessant’anni fa ho fatto il catechismo, ho imparato i dieci comandamenti, ho fatto la prima comunione e la cresima. L’11° comandamento, deduco da quel che dici, sia fatti i c…i tuoi, non mi appartiene.
La mia contribuzione in termini di Irpef, Ilor, Tari e Tasi è proporzionale al mio reddito, sia quando lavoravo sia ora che sono in pensione. E tu percepisci forse il reddito di cittadinanza con i miei contributi oppure lavori in nero?
Assieme al catechismo avresti dovuto fare un bel corso di educazione. Io vivo di mare, non di sostegni statali. E ti garantisco che le tasse che PAGO sono proporzionali al mio reddito.
Io non mangio ricci, non li trovo di mio gusto, non potrei in ogni caso contribuire né all’economia sommersa né a quella regolare di chi svolge l’attività di ricciaio. Salvatevi. Magari coltivare cavolfiori
Giusto chiudere ma giusto aiutare chi vive di quello.
Noi potremmo fare pure coltivare cavolfiori però non so tu che mestiere potresti fare…..
Noi possiamo coltivare anche i cavolfiori per cercare di salvarci non so tu che lavoro potresti fare per salvarti
?
Facciamo in modo che anche i nostri figli un giorno possano assaggiare i ricci sardi, e non solo farselo raccontare! Vogliamo far sparire anche i ricci con la nostra bramosia?
Carissimi signori ricciai, ma vi ricordate che qualche tempo fa mentre si camminava in mare rischiavi di prenderti qualche spina di riccio nel piede? Oggi questo pericolo non c’è piu grazie a voi, perché c’è il deserto in mare. Avete depredato questo mare a più non posso, ma oggi volete pure il premio. Dovreste solo pagare i danni di questo scempio… E oggi noi poveri mortali nn possiamo più prendere un solo riccio e gustarlo in riva al mare… eh già, perché questo mare è vostro esclusivo uso e consumo
Una licenza di pesca subacquea professionale non è esclusiva per la pesca dei ricci. Se queste per la pressione dei pescatori sono cresciute oltre misura, e per lo stesso motivo non è stata gestita la risorsa come si sarebbe dovuto, ora è arrivato il tempo di riportare la pesca nel giusto equilibrio. Quindi contributi ai pescatori in percentuale ai proventi dell’attività degli anni precedenti.
Non mangiamo ricci