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Edilizia e detrazioni fiscali, fare chiarezza nel caos delle norme

Il Consiglio nazionale dei commercialisti chiede anche una proroga a dicembre 2024 del Superbonus al 110%

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Edilizia e detrazioni fiscali, fare chiarezza nel caos delle norme
Il Consiglio nazionale dei commercialisti chiede anche una proroga a dicembre 2024 del Superbonus al 110%

Visto che lo Stato spende ormai 10 miliardi di euro ogni anno per le detrazioni edilizie, è urgente e indispensabile “un completo riordino delle norme, che derivano da una stratificazione non ordinata di interventi dove i più vecchi ancora vigenti risalgono ai primi anni 2000 e che costituiscono ormai una matassa quasi inestricabile anche per i migliori esperti”. La richiesta è arrivata dal Consiglio nazionale dei commercialisti, in occasione dell’audizione sul Superbonus al 110%, tenutasi oggi presso la Commissione bicamerale di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.

“Non è possibile non dedicare a questa materia, come minimo, una circolare annuale specifica”, ha detto il rappresentante del Consiglio, Maurizio Postal, “nella quale, oltre a fornire tutte le indicazioni di prassi, si cerchi anche di sistematizzare i profili disciplinari che sono comuni alle diverse agevolazioni, così da ridurre la complessità, reale e percepita, che discende invece da una loro trattazione disorganica e separata detrazione per detrazione”.

“Se non risultasse possibile accorpare le diverse discipline in un testo unico normativo, in ragione del fatto che si tratta per lo più di norme transitorie aventi un orizzonte temporale limitato che viene di volta in volta prorogato”, ha proseguito il consigliere nazionale dei commercialisti, “sarebbe quanto meno opportuno venire incontro agli operatori e ai contribuenti predisponendo e mantenendo aggiornato un “testo unico delle interpretazioni”.

“L’Agenzia delle Entrate produce già ora utili ‘Guide’ dedicate alle singole detrazioni edilizie”, ha spiegato ancora Postal. Ma queste “risultano molto spesso superate nel giro di poco tempo da ulteriori chiarimenti di prassi che vengono diramati nella forma di risposte a interpello presentate da contribuenti con riguardo a singole fattispecie di interesse generale”.

Secondo il Consiglio nazionale dei commercialisti, “appare poco appropriato includere i chiarimenti annuali relativi a queste detrazioni nell’ambito della maxi-circolare con cui ogni anno l’Agenzia delle Entrate aggiorna le proprie istruzioni con riguardo alla generalità delle deduzioni e detrazioni che possono essere indicate nel quadro RP della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche”.

I commercialisti raccomandano inoltre “sin d’ora una proroga, almeno fino al 31 dicembre 2024, del termine finale fino a decorrenza del quale le spese sostenute per interventi agevolati possono beneficiare del superbonus al 110%”.

“Anche al netto delle tragiche vicissitudini derivanti dalla pandemia in corso, che stanno complicando e limitando significativamente l’operatività decisionale, progettuale ed esecutiva di individui, condomini e imprese per questi primi mesi di operatività della nuova agevolazione”, ha detto Maurizio Postal, “è del tutto evidente che proprio le grandi potenzialità ed il grande interesse suscitato dalla medesima rendono del tutto irrealistica una sua adeguata utilizzazione nel ristretto arco temporale che va fino al prossimo 31 dicembre 2021. La possibilità di utilizzare la parte di sovvenzioni a fondo perduto del Recovery Fund per finanziare l’estensione del superbonus al 110% oltre gli attuali angusti termini finali va sicuramente considerata una delle priorità da inserire, se non nella prossima legge di bilancio, nel primo provvedimento utile del 2021”.

“Nel prendere atto con soddisfazione che questo intendimento politico è stato già enunciato dal Governo”, ha concluso il rappresentante dei commercialisti, “pare opportuno sottolineare la necessità che la medesima proroga interessi anche la disciplina dell’articolo 121 del Decreto Rilancio, concernente le opzioni per lo sconto sul corrispettivo e la cessione del credito di imposta corrispondente alla detrazione, stante la sua imprescindibilità per garantire quel ‘cambio di passo’ nel rinnovamento del patrimonio immobiliare italiano dal punto di vista energetico e antisismico”.

Mercoledì, 4 novembre 2020

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