Gli infermieri: "Problemi segnalati a giugno, non ci hanno ascoltato" - LinkOristano
Prima categoria

Gli infermieri: “Problemi segnalati a giugno, non ci hanno ascoltato”

Emergenza salute, l'Ordine provinciale denuncia le carenze d'organico e chiede un confronto con la Regione

infermieri

Gli infermieri: “Problemi segnalati a giugno, non ci hanno ascoltato”
L’Ordine provinciale denuncia le carenze d’organico e chiede un confronto con la Regione

Immagine d’archivio

“Viva preoccupazione per la situazione sanitaria dei Servizi territoriali e delle strutture di ricovero e cura”. Anche l’Ordine provinciale degli infermieri prende posizione sull’emergenza salute: in una nota firmata dal presidente Raffaele Secci, denuncia una “situazione difficile acuita dai casi di contagio da virus Sars-CoV2”.

Ricordando che a giugno gli Ordini provinciali degli infermieri avevano rivolto una serie di osservazioni alla Commissione Salute e politiche sociali del Consiglio regionale, il documento sottolinea che purtroppo “sono state del tutto inascoltate”. Eppure, scrive l’Ordine provinciale, “attendiamo fiduciosi un confronto e un coinvolgimento istituzionale costruttivo, perché è nostro convincimento che solo attraverso l’unione delle forze si possa migliorare l’offerta assistenziale ai cittadini del nostro territorio”.

A preoccupare gli infermieri – che, ricorda l’Ordine, sono “tra i meno pagati d’Europa” – è la carenza di personale. “Viene misconosciuto il fatto che le dotazioni organiche dei Servizi sanitari”, spiega il documento, “si basano ancora su criteri che non tengono conto del reale bisogno assistenziale, insufficiente quindi a garantire la tutela della salute della popolazione del territorio oristanese”.

“Le ore di lavoro degli infermieri”, sottolinea ancora l’Ordine, “non sono adeguate alle reali necessità di cura e assistenza richieste dalla situazione attuale e i cosiddetti Lea (Livelli essenziali di assistenza) non sono previsti in tal senso”.

La situazione è sempre più preoccupante anche per “la popolazione che insiste nel nostro territorio (l’indice di vecchiaia in provincia di Oristano èi più alti in Italia) e perché non ci si ammala di solo Covid”, scrivono gli infermieri.

Allargando il discorso, l’Ordine ricorda che “nella provincia di Oristano un elevato numero di personale sanitario fruisce dei benefici della legge 104/92. Di questi, solo un esiguo numero per ragioni legate al proprio stato di salute. I restanti per dare ai propri familiari quelle risposte che in termini di assistenza non hanno dal punto di vista sociale, gravando quindi ulteriormente sui bilanci del sistema sanitario”.

Martedì, 3 novembre 2020

commenta