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Coronavirus: prima vittima a Oristano. Muore volontario originario di Busachi

Era ricoverato nell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari

Mariano-Flore

Coronavirus: prima vittima a Oristano. Muore volontario originario di Busachi
Era ricoverato nell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari

Mariano Flore

Oristano segna purtroppo la prima vittima da coronavirus. Nella notte ha cessato di vivere nell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari Mariano Flore, 58 anni, originario di Busachi.

Flore era dipendente del Consorzio di bonifica dell’Oristanese e volontario della Croce Rossa, impegnato sempre in prima linea nelle operazioni di soccorso, anche se il contagio non è avvenuto in questo ambito.

“Mariano era un uomo straordinario”, commenta commosso il presidente della Croce Rossa oristanese, Fabrizio Piras. “Ha dato tutto alla nostra associazione, era solare e generoso, sempre disponibile ad aiutare il prossimo”.

Comprensibilmente, la morte di Mariano Flore ha scosso profondamente la Croce Rossa: “Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore. La notizia ha sconvolto tutti noi volontari”, conclude il presidente Piras.

Commozione anche in Municipio: “È una notizia che ci rattrista e che ci fa riflettere sulla gravità del momento”, ha detto il sindaco Andrea Lutzu, che appena informato dalla ASSL ha chiamato il sindaco di Busachi, Giovanni Orrù, per testimoniare il cordoglio della comunità oristanese ed estenderla anche ai familiari del paziente deceduto. “Piangiamo una persona nota per il suo impegno nel volontariato e che anche durante questa emergenza sanitaria si era distinta per generosità”, ha ricordato Lutzu.

“Se durante la prima ondata della pandemia Oristano era stata risparmiata”, ha aggiunto il sindaco, “in queste settimane anche la nostra comunità sta facendo i conti con tanti contagi e purtroppo oggi anche con il primo decesso. Le misure di contrasto alla diffusione del virus devono essere seguite scrupolosamente, ma ancora più scrupolosi devono essere i comportamenti, frutto di una presa di coscienza da parte di ogni singolo cittadino. Tutti devono fare la loro parte e rispettare le regole. Iniziamo da quelle di base: distanziamento, utilizzo della mascherina e igienizzazione delle mani. Sono la prima importante diga contro la diffusione incontrollata di questo maledetto virus”.

La primavera scorsa due coniugi originari di Oristano erano morti nel Milanese a causa sempre del coronavirus: da tempo si erano trasferiti in Lombardia per stare vicino ai figli.

Martedì, 27 ottobre 2020

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