“Subito una rete tra gli ospedali provinciali per contrastare l’emergenza Covid”
L’Ordine dei Medici e la Fimmg denunciano ancora le inefficienze del coordinamento territoriale
Antonio Sulis
Una sinergia tra i tre presidi ospedalieri provinciali, il “San Martino” di Oristano, il “Delogu” di Ghilarza e il “Mastino” di Bosa, per contrastare l’avanzata del coronavirus. La chiedono l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Oristano e il sindacato dei medici di famiglia, Fimmg, che denunciano la carenza di mezzi e di personale operativo e le inefficienze del coordinamento territoriale.
Secondo il presidente dell’Ordine dei medici di Oristano Antonio Sulis e il segretario provinciale Fimmg Alessandro Usai, il sistema sanitario territoriale è “impreparato a far fronte alla grave esigenza del momento”.
“Le carenze di mezzi e di personale operativo, le inefficienze del coordinamento territoriale”, sostengono Sulis e Usai, “ci mettono davanti a difficoltà drammatiche, se non si attua, immediatamente, una azione di razionale organizzazione per il reperimento degli spazi idonei con personale addetto, all’apertura di un reparto Covid19, sufficientemente capiente, senza la chiusura di attività recentemente riattivate”.
Alessandro Usai
Da qui appunto la proposta: “Una sinergia di intervento che unisca le forze in campo dei tre presidi ospedalieri del territorio, per garantire una più adeguata risposta alla presente criticità, con l’esigenza di ricovero e cura dei cittadini utenti contagiati dal virus”.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Oristano e la Fimmg polemicamente ricordano i “continui appelli rivolti alle istituzioni regionali”, rimasti senza risposta. Ora, però, secpndo i medici non c’è più tempo da perdere: “La situazione di emergenza, causata dall’ondata di contagi di Covid19 nella nostra Provincia, è estremamente preoccupante”.
Venerdì, 16 ottobre 2020
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