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Aras, continua la protesta: sit-in a Nuraxinieddu e a Cagliari

I dipendenti che rischiano di perdere il lavoro sono 250. Chiedono il passaggio all'agenzia Laore

Aras, continua la protesta: sit-in a Nuraxinieddu e a Cagliari
I dipendenti che rischiano di perdere il lavoro sono 250. Chiedono il passaggio all’agenzia Laore

Il sit-in dei dipendenti Aras

Prosegue lo sciopero a oltranza dei dipendenti dell’Aras, l’Associazione regionale allevatori della Sardegna. Stamane i lavoratori hanno organizzato un sit-in di fronte al Laboratorio analisi latte di Nuraxinieddu e – a Cagliari – davanti a Villa Devoto, la sede istituzionale della Presidenza della Regione. Lo sciopero permanente è stato indetto la scorsa settimana da Confederdia e Uila.

I 250 lavoratori sono in attesa di risposte dalla Giunta guidata da Christian Solinas e dal commissario di Laore Gianfranco Casu. Il futuro è nebuloso: se non arriverà il tanto agognato passaggio all’agenzia per l’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale, i dipendenti dell’Aras perderanno il posto di lavoro il 31 dicembre.

Paola Naitana, del gruppo “Sit-in permanente dipendenti Aras”, chiede chiarezza per i lavoratori: “Auspichiamo che il commissario di Laore dia il via libera ai concorsi. Il Tar non li ha bloccati, Casu quindi dovrebbe procedere”.

“Oggi abbiamo una sola certezza”, prosegue Naitana, “la lettera di licenziamento datata 31 dicembre. Mandare a casa i dipendenti dell’Aras arrecherebbe un grave danno al comparto zootecnico. Chi certificherà la qualità del latte e il benessere degli animali? Se non ci saremo noi, gli allevatori saranno costretti a rivolgersi ai privati. Se il Centro analisi latte di Nuraxinieddu si ferma”, conclude Naitana, “neanche una goccia di latte sardo potrà essere commercializzata. Sarebbe un danno enorme per tutti”.

Lunedì, 28 settembre 2020

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