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In Sardegna stadi e palazzetti riaprono al pubblico, per pochi

Ieri in tarda serata è arrivato l'ok del presidente della Regione Solinas

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In Sardegna stadi e palazzetti riaprono al pubblico, per pochi
Ieri in tarda serata è arrivato l’ok del presidente della Regione Solinas

Anche in Sardegna stadi e palazzetti potranno ospitare nuovamente i tifosi. Lo stabilisce l’ordinanza 45 del 25 settembre 2020, con la quale il presidente della Regione Christian Solinas ha seguito la strada tracciata in conferenza Stato-Regioni:  è consentito l’ingresso di massimo 1.000 spettatori negli impianti sportivi all’aperto e 700 in quelli al chiuso. Le presenze in stadi e palazzetti non potrà comunque superare il 25% della capienza autorizzata in era pre-Covid.

Il via libera è arrivato soltanto ieri dopo le 23. Potranno aprire al pubblico già da oggi le strutture nelle quali è possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva e nominale del posto a sedere numerato.

L’acquisto dei biglietti dovrà essere preferenzialmente effettuato online. L’eventuale servizio di biglietteria in loco può essere previsto purché le postazioni siano dotate di barriere fisiche, sia fatto osservare il distanziamento interpersonale nelle file e siano favorite modalità di pagamento elettroniche.

I posti saranno assegnati nel rispetto del distanziamento sia laterale che frontale tra gli spettatori. Anche gli accrediti emessi a favore di categorie specifiche (stampa, disabili, sponsor, etc.) saranno gestiti nominalmente. Gli spettatori dovranno indossare la mascherina durante tutta la permanenza all’interno dell’impianto, sia al chiuso che all’aperto. Per i bambini valgono le norme generali.

Le società sportive dovranno inoltre conservare per 14 giorni l’elenco dei soggetti utilizzatori dei biglietti, rendendolo disponibile su richiesta delle strutture sanitarie nel caso fosse necessario svolgere attività di contact-tracing, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.

Ogni settore dell’impianto deve avere varchi di accesso dedicati, che verranno aperti con largo anticipo per evitare potenziali assembramenti. Analogamente si provvederà per il deflusso. Dovranno essere organizzati percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. È vietato introdurre all’interno dell’impianto striscioni, bandiere o altro materiale.

Dovrà essere rilevata la temperatura corporea sia per il personale che per il pubblico, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C, con invito al rientro al domicilio e a contattare il medico di medicina generale o, in caso di bambini, il pediatra di libera scelta.

All’interno della struttura gli spettatori saranno indirizzati verso il proprio posto a sedere e il personale addetto vigilerà sul rispetto della postazione assegnata e sull’utilizzo delle mascherine.

Al fine di evitare assembramenti non è consentita l’attività dei bar, dei punti di ristoro e dei distributori automatici di alimenti e bevande. L’eventuale distribuzione di bevande e snack potrà avvenire mediante addetti che circolano nelle tribune, senza che il pubblico debba lasciare il posto assegnato.

Sabato, 26 settembre 2020

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