"Indirizzo insufficiente" e il telegramma non arriva al parroco che tutti conoscono - LinkOristano
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“Indirizzo insufficiente” e il telegramma non arriva al parroco che tutti conoscono

La segnalazione da un piccolo centro della provincia di Oristano

“Indirizzo insufficiente” e il telegramma non arriva al parroco che tutti conoscono
La segnalazione da un piccolo centro della provincia di Oristano

Il telegramma, con l’indirizzo completo del mittente oscurato per riservatezza

Indirizzo insufficiente. Con questa motivazione Poste Italiane all’inizio di luglio avrebbe omesso il recapito di un telegramma, inviato al parroco di un piccolo centro della provincia di Oristano.

“L’indirizzo era completo in ogni sua parte”, racconta amareggiato il sacerdote, “e, ad ogni modo, era indicato anche il mio ruolo nel piccolo paese: quello di parroco, che tutti conoscono”.

“Ho presentato un formale reclamo”, continua il sacerdote, “rappresentando che non riuscire a notificare una comunicazione all’indirizzo ufficiale – pubblicato anche sul sito della Diocesi – e non provare neanche a rintracciare il parroco in un piccolo paese non può essere segno di un buon lavoro, ma di un lavoro fatto con una imperdonabile superficialità e approssimazione”.

Solo qualche giorno fa Poste Italiane ha ricevuto dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato una sanzione di 5 milioni di euro per aver adottato una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del consumo: in sostanza ha fatto una promozione risultata ingannevole sulle caratteristiche del servizio di recapito e di ritiro digitale delle raccomandate.

In particolare è stato contestato che il tentativo di recapito delle raccomandate non viene sempre esperito con la tempistica e la certezza enfatizzate nei messaggi pubblicitari, venendo, peraltro, frequentemente effettuato con modalità diverse da quelle prescritte dalla legge. E cioè lasciando l’avviso di giacenza della raccomandata nella cassetta postale anche quando sarebbe stato possibile consegnarla nelle mani del destinatario.

La notifica della mancata consegna

Martedì, 22 settembre 2020

 

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