I medici: "Gravi ritardi con i tamponi, qui si rischia la paralisi" - LinkOristano
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I medici: “Gravi ritardi con i tamponi, qui si rischia la paralisi”

Oristano, l'Ordine chiede un intervento immediato del prefetto. "Emergenza sottovalutata"

Oristano San Martino tende coronavirus

I medici: “Gravi ritardi con i tamponi, qui si rischia la paralisi”
Oristano, l’Ordine chiede un intervento immediato del prefetto. “Emergenza sottovalutata”

Una delle tende montate nel piazzale del Pronto soccorso del San Martino durante l’emergenza coronavirus

Troppi ritardi nella analisi sui tamponi, si questo passo si rischia di paralizzare nuovamente la fragile economia dell’Oristanese. Lo scrive l’Ordine provinciale dei medici, che chiede “un immediato rafforzamento dell’Unità di crisi, organizzazione fondamentale per far fronte alla recrudescenza dei contagi che stanno mettendo a serio rischio la salute della nostra comunità”.

Come sottolinea un documento firmato dal presidente dell’Ordine, Antonio Sulis, “è indispensabile che il laboratorio di analisi del presidio ospedaliero San Martino possa eseguire in sicurezza e refertare prelievi e tamponi, i cui risultati devono essere tempestivi e certi. Al momento si procede con lentezza, specialmente nei risultati, anche per carenza di mezzi e di personale sanitario”.

Anche per questo il prefetto dovrebbe convocare “un incontro tra tutti i soggetti interessati, compreso l’Ordine dei medici, anche allo scopo di valutare la creazione di una task force incaricata di coordinare e gestire questa fase delicata dell’emergenza”.

Antonio Sulis

“Abbiamo l’impressione che sia sottovalutato il problema”, scrive l’Ordine dei medici. “Non vogliamo creare allarmismi ma siamo consapevoli che Oristano e la sua provincia siano state lasciate senza interventi e programmazione. La situazione è nota da molto tempo. Si rischia in questo modo di affossare anche un’economia che è già di per se ha le sue difficoltà. Salute ed economia sono un binomio che va al passo. Aspettare oltre 72 ore per il risultato di un tampone può mettere in crisi un’eventuale settore produttivo”.

Mercoledì, 16 settembre 2020

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