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Condizionatori a scuola, 14 mila euro per sanificare gli impianti

Stanziati dalla Provincia di Oristano. Ma gli esperti suggeriscono invece la ventilazione forzata

Termoconvettore - riscaldamento - condizionatore

Condizionatori a scuola, 14 mila euro per sanificare gli impianti
Stanziati dalla Provincia di Oristano. Ma gli esperti suggeriscono invece la ventilazione forzata

Un condizionatore a scuola.

In vista dell’avvio dell’anno scolastico, anche la provincia di Oristano si sta attivando per garantire la sicurezza degli studenti nelle aule. Con una determinazione, il dirigente del settore edilizia e istruzione, Marco Manai, ha stanziato 14 mila euro per la disinfezione e la sanificazione degli impianti di climatizzazione (termoconvettori e split) degli edifici scolastici di competenza dell’Ente.

L’intervento sarà effettuato “al fine di garantire un’adeguata azione di contrasto alla diffusione del Covid-19 e di altre patologie virali/microbiche a carico delle vie respiratorie”. Gli uffici provinciali competenti hanno avviato la procedura di scelta dell’azienda che farà il  lavoro, con affidamento diretto.

L’azienda dovrà occuparsi della rimozione dei filtri da ciascun climatizzatore o termoconvettore, della pulizia del filtro e del canale del ricircolo dell’aria e provvedere alla sanificazione complessiva  – secondo le direttive contenute nelle circolari del Ministero della salute – con strumenti e presidi medico-chirurgici idonei.

Intanto nei giorni scorsi una nota diffusa dall’Associazione italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione, dall’Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza e dal Consiglio Nazionale Ingegneri ha sottolineato la necessità di utilizzare nella aule la ventilazione meccanica, parlando di “misura estremamente utile per prevenire i rischi legati al contagio da SARS-CoV-2”.

“I protocolli di sicurezza che utilizzano il ricambio d’aria mediante la ventilazione forzata sono assolutamente più efficaci di quelli che utilizzano unicamente il ricambio d’aria mediante apertura delle finestre”, si legge nella nota, “ma siamo anche consapevoli che non si può realizzare un obiettivo di questo genere in poche settimane: servono investimenti, tempo e soprattutto una buona informazione”.

Le due associazioni e e il CNI si sono resi disponibili a supportare istituzioni, organismi sanitari e tecnico-scientifici per produrre linee guida e suggerimenti normativi. La ventilazione forzata, sostengono nella nota “deve entrare a far parte stabilmente della vita dei nostri edifici scolastici, al di là dell’emergenza sanitaria di questo periodo”.

Martedì, 15 settembre 2020

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