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A piedi, in bici o a cavallo alla scoperta del Monte Arci

Le nuove azioni del Consorzio del Parco. "C'è spazio per le idee di tutti"

Monte Arci - Foto consorzio monte arci

A piedi, in bici o a cavallo alla scoperta del Monte Arci
Le nuove azioni del Consorzio del Parco. C’è spazio per le idee di tutti

Foto Consorzio Monte Arci

Percorsi naturalistici per trekking, mountain – bike e arrampicata, ma anche valorizzazione di antiche dimore, centri storici e arte di strada in chiave turistica. Sono alcune delle azioni della nuova programmazione comunitaria 2021 -2027, con la quale il Monte Arci si prepara alla sfida dettata da un ambizioso programma di valorizzazione del territorio, che prevede anche un laboratorio territoriale e una piattaforma online per raccogliere idee e suggerimenti di strategie e di proposte operative (che possono essere inviate anche alla mail jobsard@yahoo.com).

“Abbiamo avviato da alcuni mesi il processo partecipativo che vede interessanti contributi degli amministratori locali, le imprese, i CEAS e i portatori d’interessi del territorio”, spiega il sindaco di Morgongiori e presidente del Consorzio del Parco Monte Arci, Renzo Ibba. “Purtroppo l’attuale fase di emergenza sanitaria ha limitato la possibilità di realizzare incontri presenziali”.

“Recentemente l’assemblea del Consorzio”, prosegue Ibba, “ha approvato le linee di indirizzo e gli strumenti programmatori che consentiranno anche al territorio del Monte Arci di partecipare alle competizioni per le interessanti misure nel contesto dei nuovi programmi comunitari, in particolare negli assi ambiente e cultura”.

“Le azioni del programma sano variegate”, prosegue Renzo Ibba, “e includono fra l’altro la realizzazione di percorsi naturalistici dedicati al trekking e alle mountain-bike, le ippovie, i percorsi di arrampicata. Particolare attenzione sarà data alla fruizione del territorio da parte dei diversamente abili per i quali sono previsti specifici interventi e le collocazioni di ausili di facilitazione”.

“Le azioni proseguono con il potenziamento dell’offerta di ospitalità e ristorazione”, illustra ancora il presidente del Consorzio, “anche attraverso l’acquisizione e il recupero di antiche dimore da utilizzare in chiave turistica la valorizzazione dei centri storici e dell’arte di strada con forte connotazione verso la cultura locale, la creazione di una rete museale, la valorizzazione del vasto patrimonio archeologico, la formazione di operatori e di guide ambientali naturalistici e di supporto alla fruizione del territorio”.

Renzo Ibba

“Abbiamo un patrimonio di sapori e saperi che intendiamo valorizzare soprattutto ora che la gente chiede sicurezza, genuinità e autenticità”, prosegue Renzo Ibba, “penso all’agricoltura biologica e all’allevamento e ai prodotti a km 0, alla gastronomia, all’artigianato artistico e tradizionale, ma anche all’ossidiana l’oro nero del Monte Arci, ai monumenti naturalistici come le Trebine che intendiamo fare riconoscere come patrimonio naturalistico europeo, e che possono divenire attrattori turistici capaci di mobilitare significativi flussi turisti nell’arco di tutto l’anno”.

“Il Consorzio”, conclude Renzo Ibba, “rappresenta un esclusivo sistema di fruizione turistica in cui costa e montagna si integrano grazie alla presenza di spiagge, lagune e lussureggianti colline dalle quali si può apprezzare un patrimonio unico nella nostra isola”.

Giovedì, 10 settembre 2020

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