Portata al largo la carcassa di capodoglio finita sul fondale di Su Bardoni - LinkOristano
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Portata al largo la carcassa di capodoglio finita sul fondale di Su Bardoni

Operazione di recupero coordinata dall'Area marina protetta Sinis - Mal di ventre

Cabras capodoglio su bardoni area marina

Portata al largo la carcassa di capodoglio finita sul fondale di Su Bardoni
Operazione di recupero coordinata dall’Area marina protetta Sinis – Mal di ventre

Foto Comune di Cabras

Si sono svolte questa mattina le operazioni di rimozione e smaltimento della carcassa di capodoglio dal fondale di Su Bardoni, lungo la costa di Cabras. Le operazioni sono state condotte con il coordinamento del responsabile dell’Area Marina Protetta, Massimo Marras, e hanno visto coinvolti 6 mezzi nautici e 15 persone di cui 3 a terra.
La Capitaneria di Porto di Oristano ha partecipato alle operazioni con la motovedetta CP 308.

Le operazioni erano state pianificate nel pomeriggio di ieri, dopo il sopralluogo avvenuto in tarda mattinata da parte dei tecnici AMP con i tecnici dell’Istituto zooprofilattico di Sassari e dell’ASL 5 di Oristano, servizio Sanità animale. Una volta constatato l’avanzato grado di decomposizione della carcassa, una femmina di circa 9 metri di lunghezza con un peso approssimato di circa 8-10 tonnellate, è stato disposto lo smaltimento con le modalità individuate nell’ordinanza del sindaco di Cabras Andrea Abis
Hanno partecipato alle operazioni anche l’Associazione Sea Scout, con due unità nautiche e 9 persone, e tre volontari Sinis Sentinel che hanno provveduto a regolare l’afflusso di curiosi da terra, consentendo lo svolgimento delle operazioni in totale sicurezza. Sul posto era inoltre presente il responsabile scientifico del Centro di recupero del Sinis, CReS, Andrea de Lucia.

La carcassa è stata trainata al largo, nei pressi dello scoglio del Catalano dalla ditta Tharros Marittima, autorizzata alla realizzazione di queste operazioni, e non costituisce più un pericolo per le persone o per la navigazione.

Per il sindaco Andrea Abis grazie all’eccellente lavoro dell’Area marina e alla collaborazione tra le varie amministrazioni e associazioni coinvolte, è stato possibile realizzare l’operazione in un tempo record, soli due giorni. Tenuto conto delle previsioni meteorologiche, previste in peggioramento con venti forti da maestrale per i prossimi giorni, è stata così evitata una condizione di pericolo che avrebbe reso molto complesse le stesse operazioni di recupero.

Sabato, 29 agosto 2020

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