Musei, a Busachi per scoprire l'abito tradizionale e il lino - LinkOristano
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Musei, a Busachi per scoprire l’abito tradizionale e il lino

Il paese del Barigadu si racconta

Musei, a Busachi per scoprire l’abito tradizionale e il lino
Il paese del Barigadu si racconta

Uno degli abiti esposti al museo di Busachi

È come immergersi in una Sardegna arcaica. Busachi sembra un quadro antico. Nel monocromatismo della trachite rossastra gli occhi sono attratti dai colori dell’abito tradizionale femminile che diverse donne ancora indossano, come 50 anni fa.

Nel centro del Barigadu, infatti, la tradizione del costume è ancora molto forte: una caratteristica che lo contraddistingue  in Sardegna. E questa tradizione viene raccontata nel Museo del Costume tradizionale e della Lavorazione del Lino. Ospitato nella Chiesa sconsacrata di San Domenico, nel centro storico del paese, il museo raccoglie la collezione di costumi tradizionali di Busachi; lino e strumenti per la sua lavorazione; telaio e prodotti finiti.

Il Museo
Il museo propone un racconto che parte dalla risorsa lino, per il quale Busachi era considerato fino ai primi anni del 900 il principale centro produttivo della Sardegna, e arriva ai tessuti utilizzati per la vita quotidiana, tra i quali, appunto, quelli impiegati per comporre l’abito tradizionale.

I locali ospitano due percorsi espositivi: quello dedicato dell’abito tradizionale in tutte le varie circostanze della vita quotidiana, della vita festiva e cerimoniale delle donne del paese, alcune delle quali tuttora portano il costume; e il percorso della lavorazione del lino, tessuto strettamente legato anche l’abbigliamento tradizionale di Busachi. Non manca la presentazione degli strumenti utilizzati per la trasformazione del lino nei manufatti: dall’aratro utile per la coltivazione, al telaio utilizzato per la sua tessitura. A completare l’offerta, alcuni pannelli fotografici raffiguranti cerimonie e feste del paese.

“Il museo è nato una ventina di anni fa per volontà dell’amministrazione comunale, col supporto delle associazioni locali”, spiega la guida museale, Susanna Loddo, “da quest’anno la Pro Loco ha deciso di riaprire le porte ai visitatori”.

Il museo è sempre aperto, dal lunedì alla domenica. In settimana dalle 9:30 alle 13:30. Il sabato e la domenica, dalle 10 alle 14. È possibile avere una guida a disposizione: i ragazzi del servizio civile di Busachi accompagnano i visitatori durante la settimana e la guida museale Susanna Loddo, il sabato e la domenica, fornisce una visita più dettagliata.

Per l’accesso al museo Museo del Costume tradizionale e della Lavorazione del Lino è richiesto un contributo di 2 euro a persona. Per le comitive è preferibile la prenotazione (al numero di telefono 331 9386804).

Tra gli obiettivi futuri della Pro loco “Cuvventu” e dell’amministrazione comunale di Busachi per i prossimi anni c’è quello di arricchire il percorso museale con ulteriori pezzi dell’abito tradizionale, attraverso donazioni e fedeli riproduzioni lavorate appositamente per il museo. Un supplemento che coprirà l’intera varietà di foggia.

Anche i bambini a Busachi avevano il loro costume tipico.

Il lino a Busachi è ancora la base per diversi lavori di sartoria artigianale e artistica, come quelli di Giovanna Maria Aresi, titolare del laboratorio Le Trame, che ancora oggi produce i suoi manufatti, seguendo la tradizione e adattandola alle esigenze attuali.

Busachi è il paese dell’amore, come lo definisce dal 2017 uno slogan creato dal pubblicitario Gavino Sanna, allievo della scuola intitolata al pittore Filippo Figari, che proprio a Busachi si stabilì per procedere alla realizzazione del ciclo pittorico ispirata ai temi della vita e del folklore in Sardegna, riportati nella decorazione della sala dei matrimoni del nuovo Palazzo civico di Cagliari.

Caterina Murino e il compagno protagonisti del matrimonio busachese – Foto di @corosantausanna da Instagram

Una delle tele che decorano la sala rappresenta, appunto, il matrimonio busachese in una delle varie fasi preparatorie, caratterizzato dalla presenza degli sposi e degli invitati con il costume tradizionale. Un rito che il paese del Barigadu ricelebra durante la manifestazione intitolata “Busachi e i suoi colori – saperi e sapori della tradizione”, promossa dalla Pro loco “Cuvventu”. L’evento clou è proprio l’antico cerimoniale del matrimonio busachese. Un cerimoniale caratterizzato da antichissime tradizioni e dal piatto tipico del paese, Su Succu, al quale è dedicata l’omonima sagra.

Lo scorso anno protagonista dell’antico matrimonio è stata l’attrice sarda, Caterina Murino, col compagno Edouard Rigaud. Murino, con origini busachesi, molto nota in Francia, proprio nei prossimi giorni sarà sugli schermi di canale 5 con una nuova serie.

Cosa vedere a Busachi. Oltre a passeggiare per il lungo corso, tra le antiche abitazioni in pietra, Busachi offre diversi luoghi di interessa artistico. Primo fra tutti il convento domenicano, chiamato “Su Colleggiu” e l’annessa Chiesa della Madonna delle Grazie.  Il convento, costruito in trachite rossa, secondo lo stile architettonico sardo/spagnolo, era stato ideato come centro di formazione dei Gesuiti. Attualmente dell’intero complesso resta integra solo la metà. Tra gli intenti della Pro loco del paese quello di trasferire proprio nell’importante edificio l’esposizione del Museo del costume tradizionale e del lino.

Il paese vanta anche la presenza nel proprio territorio di una settantina di “Domus de Janas”, spesso in agglomerati pluricellulari, ma non mancano anche le grotticelle singole. Le “Domus de Janas” si possono trovare a Cottejana, a ridosso del rione Campu Majore e nelle località di Maniele, Contra e Grugos, quest’ultima situata vicino alla diga Eleonora d’Arborea, una delle più grandi d’Europa per un bacino artificiale.

Ancora nell’agro del paese, si possono visitare la Chiesa di Santa Susanna e l’omonimo villaggio campestre, situato a 5 chilometri a sud del paese. Di grande interesse è la facciata della Chiesa, che ospita decori ceramici, risalenti al XIV secolo, ancora ben conservati. All’interno, invece, si trovano diversi affreschi sulla vita della Santa, risalenti ai primi dell’Ottocento.

Dove mangiare e dormire a Busachi.

Una parte del percorso del lino al Museo di Busachi

Sabato, 29 agosto 2020

(Questa pagina è realizzata in collaborazione con l’Assessorato al turismo della Regione Sardegna)

 

 

 

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