Vendemmia 2020, primi tagli e ottimismo in provincia di Oristano - LinkOristano
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Vendemmia 2020, primi tagli e ottimismo in provincia di Oristano

Le stime della produzione nelle principali cantine del territorio

Vendemmia uva foto d'archivio

Vendemmia 2020, primi tagli e ottimismo in provincia di Oristano
Le stime della produzione nelle principali cantine del territorio

Grappolo d’uva

Nonostante le gelate nei mesi invernali, c’è generale ottimismo in provincia di Oristano sulle stime della produzione della vendemmia 2020, partita in tutte le principali aziende vitivinicole. La prima a tagliare i grappoli d’uva è stata la Cantina Contini di Cabras, lo scorso 12 agosto.

“Abbiamo anticipato per salvare dal caldo torrido delle ultime settimane alcuni vigneti non sufficientemente irrigati”, dichiara Mauro Contini, vice presidente dell’azienda. “Da ieri, invece, abbiamo iniziato con altri tagli, sempre anticipati rispetto ai tempi consueti, per questioni produttive interne all’azienda. Con tutti gli scongiuri del caso, rispetto sopratutto alle ultime tre annate non troppo ottimali, a causa del clima, quest’anno si prospetta un’annata decisamente più positiva”.

“Ad eccezione di una gelata di marzo scorso, a inizio primavera, che ha colpito in parte la vernaccia”, spiega ancora Mauro Contini, “siamo molto ottimisti e ci aspettiamo una buona vendemmia non solo per le nostre produzioni locali”.

Dopo piccoli raccolti per monitorare e selezionare i lieviti, da l’altro ieri la vendemmia è entrata nel vivo anche ad Arborea, nell’azienda “Quartomoro”, del noto enologo sardo Piero Cella. Si è partiti con il taglio del vermentino, per la base spumante.

“Stiamo lavorando molto bene”, fa sapere Cella, “finora tutte le varietà si sono comportate molto bene, aiutate con l’irrigazione di soccorso”.

Le gelate del mese di marzo, fortunatamente, non hanno compromesso le vigne: “Siamo riusciti a salvare una discreta quantità”, commenta ancora il noto enologo. “Se le vigne si sono salvate, quello che è rimasto appeso è di eccelsa qualità”.

Anche le uve rosse, per le quali si preannuncia un anticipo nella raccolta, promettono bene e presentano, secondo quanto riferito da Piero Cella, un buon accumulo di colore e livello aromatico.

Si dichiarano ottimisti per la vendemmia di quest’anno anche dalla Cantina della Vernaccia di Oristanodove proprio lunedì è iniziata la prima raccolta delle uve vermentino per lo spumante. I primi di settembre si procederà con tutte le altre uve per i vini fermi, quindi vermentini, nieddera rosato, per poi seguire a ruota con i rossi fino alle vernacce e alla vernaccia doc.

“Ad oggi, siamo molto positivi”, dichiara Roberto Puggioni, enologo della cantina, “contrariamente a qualche mese fa, quando una gelata ha colpito parte delle vigne di vernaccia, più interne”.

A parte questo “stop” durante la stagione primaverile, il quadro si prospetta più che positivo. “Tutto il resto”, prosegue l’enologo Puggioni, “è partito alla grande: sia Vernaccia, che Vermentino ma anche le altre nostre produzioni di Cannonau, Monica, Bovale sono buone e quantitativamente giuste”.

“Incrociando le dita, ci aspettiamo una buona qualità e speriamo che questa sia una buona annata. Il nostro ottimismo deriva proprio dal clima che si sta registrando in queste due ultime settimane: sta facendo caldo la mattina e fresco la notte; chiaramente queste escursioni termiche importanti favoriscono l’accumulo della qualità nell’uva. Speriamo dunque che il tempo continui ad assisterci”.

Secondo le previsioni di Assoenologi regionale elaborati da Coldiretti Sardegna, si stima una produzione di circa 472mila ettolitri di vino rispetto ai 363mila dello scorso anno.

“La più alta”,  evidenzia Coldiretti Sardegna, “delle ultime quattro annate (dal 2017 in poi) ma sotto la media degli ultimi 10 anni: dal 2009 al 2018 la media è stata di 516.536 ettolitri. Un sensibile incremento si registra in particolare nel Nord Sardegna, duramente colpito dalle gelate nel 2019, mentre una leggera riduzione ci sarà quest’anno nel Nuorese e in provincia di Oristano”.

A livello nazionale la produzione è stimata attorno ai 45 milioni di ettolitri in calo di circa il 5% rispetto allo scorso anno. Secondo un’analisi Coldiretti si prospetta una sfida all’ultimo acino con i cugini francesi per il primato mondiale. In Francia la produzione di vino è stimata fra 44,7 e 45,7 milioni di ettolitri secondo il Servizio statistica e previsioni del ministero dell’agricoltura d’Oltralpe, mentre in Spagna si stimano fra 43 e i 44 milioni di ettolitri.

Nell’Isola dal punto di vista climatico l’annata è stata favorevole, eccetto per le gelate di fine marzo che hanno penalizzato in particolare i vitigni precoci del sud Sardegna, soprattutto lo chardonnay.

Qualche perdita si avrà anche a causa degli attacchi di oidio meno per la peronospora.

In Sardegna il settore conta circa 38mila aziende agricole, la superficie vitata è di oltre 27mila ettari ed il fatturato si aggira intorno ai 150milioni di euro. L’Isola conta 18 vini marchiati Doc, 15 Igt ed una sola Docg. Inoltre il 55% del vino prodotto è rosso il restante 45% bianco. Il vitigno più coltivato è il cannonau che conta oltre 7.400 ettari, seguito dal vermentino con oltre 4580. Il Comune con il maggior numero di superficie vitata è Alghero con circa 1.255 ettari.

“La viticoltura è uno dei settori che ha maggiormente sofferto la crisi nelle vendite dovuta al Covid”,  afferma il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, “perdite che faranno chiudere con un segno meno il fatturato rispetto al 2019 nonostante la ripresa registrata soprattutto ad agosto. La viticoltura è un fiore all’occhiello della nostra agricoltura dove contiamo diverse aziende modello ed un ottimo prodotto. Ci auguriamo che l’inizio della nuova vendemmia sia anche quello di una nuova ripartenza”.

Mercoledì, 26 agosto 2020

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