Beppe Severgnini e la sua "stranissima primavera" a San Giovanni di Sinis - LinkOristano
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Beppe Severgnini e la sua “stranissima primavera” a San Giovanni di Sinis

Il giornalista ospite per il penultimo appuntamento "in appendice" di Dromos Festival

Beppe Severgnini ©Daniela Zedda (m)

Beppe Severgnini e la sua “stranissima primavera” a San Giovanni di Sinis
Il giornalista ospite per il penultimo appuntamento “in appendice” di Dromos Festival

Beppe Severgnini – Foto di Daniela Zedda

Calato ieri il sipario sul cartellone musicale, con il concerto di Tosca, il festival Dromos ha ancora due appuntamenti di spettacolo “in appendice” alla sua ventiduesima edizione, entrambi in programma a San Giovanni di Sinis, la borgata marina di Cabras.

Domani sera, martedì 11 agosto, alle 21.30, Beppe Severgnini porta sul palco nella piazza Centrale “Una stranissima primavera”, dove il giornalista lombardo, affiancato dal cantante e musicista Carlo Fava, guarda, attraverso racconti, poesie e canzoni, oltre questa stagione segnata dall’emergenza sanitaria in corso.

Con l’arguzia e la profondità di analisi che lo contraddistinguono, Severgnini pone l’accento su alcune tra le domande che ognuno si è posto dopo aver affrontato il periodo di “lockdown” tra marzo, aprile e maggio: dalla bufera del coronavirus come si sono evoluti gli italiani? E soprattutto: lo hanno fatto in meglio o in peggio? Di sicuro l’essere umano, durante questa stagione, si è trovato costretto a sfoderare risorse che non sapeva di avere, dovendosi confrontare con un periodo di cambiamento inimmaginabile fino a poco tempo prima.

Il giornalista e vicedirettore del Corriere della Sera emoziona e diverte, intessendo sapientemente parole e riflessioni tra versi, musica e storie, filtrate dalla fitta maglia della pandemia, che ha permesso di “trattenere” spunti e riflessioni e che ha segnato indelebilmente il modo di abitare il pianeta Terra. 

Dromos chiuderà poi la sua ventiduesima edizione, sabato 22 agosto, sempre a San Giovanni di Sinis: protagonista dell’ultimo atto del festival l’attrice Lella Costa, in scena con “La vedova Socrate” , un concentrato di ironia corrosiva e analisi sociale, rivendicazione disincantata e narrazione caustica, scritto e interpretato per la prima volta nel 2003 da Franca Valeri, la grande matriarca del teatro italiano scomparsa ieri (domenica 9 agosto) a Roma, pochi giorni dopo aver festeggiato i suoi cento anni e alla quale, per l’occasione, renderà un sentito omaggio. Liberamente ispirato a “La morte di Socrate”, dello scrittore svizzero Friedrich Durrenmatt, il monologo è ambientato nella bottega di antiquariato e oggettistica di Santippe, la moglie del filosofo tramandata dagli storici come una delle donne più insopportabili dell’antichità. Il monologo, nato da un’idea del regista, drammaturgo e sceneggiatore Giuseppe Patroni Griffi, ha subito attratto nella Valeri l’idea di dar voce a questa irresistibile figura dal carattere stravagante e iracondo, capace di districarsi con personalità e ironia in un mondo di filosofi.

Informazioni utili e biglietti. I biglietti per i due spettacoli sono disponibili online e nei punti vendita del circuito Box Office: si pagano 20 euro per lo spettacolo di Beppe Severgnini, altrettanti per quello di Lella Costa, ma a 30 euro si può acquistare il mini-abbonamento per entrambe le serate (convenzioni con la Carta del Docente e 18app). Per ulteriori informazioni, la segreteria di Dromos risponde ai numeri 0783310490 e 3348022237, e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Tutte le notizie e gli aggiornamenti sono disponibili sulla pagina Facebook del festival.

Lella Costa – Foto Lorenzo Piano

Dromos Festival. La ventiduesima edizione di Dromos è organizzata dall’omonima associazione culturale di Oristano con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), delle amministrazioni dei Comuni di Oristano, Cabras, Bauladu, Mogoro e Ortueri, della Fondazione di Sardegna, Banco di Sardegna, Tiscali, Cantina Bingiateris di Ortueri, Fondazione Oristano, e con la collaborazione di Sardinia Jazz Network, JIP Jazz Italian Platform, Rete Sinis, ‘Du festival, Consulta Giovani di Bauladu, Collezione Mameli, Pitticcu festa dell’immaginario, Museo Antiquarium Arborense, Associazione Sardinia Romana, Associazione di promozione sociale Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi ONLUS, Radio Popolare, Tazenda, Heart of Sardinia, Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna, Sgfood di Stefano Marongiu, Ristorante da Attilio a Cabras, Hotel Mistral2 di Oristano, Libreria Bistrò Librid a Oristano e Ottica Erdas.

Lunedì, 10 agosto 2020

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