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Province, Loi: “No a riforme frettolose, miglioriamo i servizi”

Il consigliere regionale di Santu Lussurgiu avverte: "Neanche un euro deve essere sottratto alle autonomie locali"

Diego Loi

Province, Loi: “No a riforme frettolose, si punti a migliorare i servizi”
Il consigliere regionale di Santu Lussurgiu avverte: “Neanche un euro deve essere sottratto alle autonomie locali”

Diego Loi, consigliere regionale oristanese del gruppo Progressisti

La riforma delle province sarde non piace a tutti. Il centrosinistra storce il naso e lancia l’allarme “poltronificio”. “La riorganizzazione dell’assetto istituzionale della Sardegna merita riflessioni approfondite e le consultazioni dei diversi soggetti interessati, a partire dai territori, in un reale coinvolgimento dal basso, non solo con veloci audizioni”, dice in un comunicato stampa il consigliere progressista Diego Loi.

“Si tratta di una legge di rilevanza eccezionale per i cittadini sardi”, prosegue Loi, che è anche sindaco di Santu Lussurgiu, “e non si può correre all’impazzata. Occorre ragionare e non sminuire questo provvedimento sventolando semplicemente la bandiera del ripristino delle province. Non si può chiamare riforma un provvedimento che di riforma non ha proprio nulla. Più che altro si può parlare di restaurazione, facendo apparire alla popolazione l’idea che il ripristino delle province, con il moltiplicarsi delle poltrone, sia la panacea della risoluzione di tutti i mali”.

Loi denuncia la mancanza di progettualità: “Senza un organico progetto di riforma, si farà un ennesimo buco nell’acqua. Fra qualche anno, a fronte degli enti scarsamente funzionanti, si ritornerà a chiedere alla popolazione di esprimersi sulla inutilità delle province”.

Il consigliere di opposizione si è soffermato anche sull’incidenza della riforma sull’efficienza dei servizi: “Il funzionamento dei servizi a favore del cittadino non è legato alla presenza o meno di questo o quell’altro ente, quanto alla definizione delle competenze, all’organizzazione delle funzioni, all’attribuzione delle risorse e del personale”.

Il consigliere regionale di Santu Lussurgiu si sofferma infine sulle autonomie locali: “Vigileremo perché non ci sia il tentativo maldestro di togliere anche un solo euro alle autonomie locali, che non si intacchino le risorse del Fondo unico dei Comuni, le risorse per le funzioni associate di Unioni di Comuni e Comunità montante, e che si parli da subito di modalità di funzionamento degli enti con il personale. Personale che in assenza e scarsa possibilità di assunzioni, possa ad esempio vedere le risorse umane del comparto regionale popolare gli uffici delle province e delle città metropolitane”.

“Una soluzione potrebbe essere creare un comparto unico del personale della pubblica amministrazione in Sardegna, siano essi enti locali, unioni di comuni, province e uffici regionali”, conclude Loi. “In questo modo si può garantire la funzionalità degli enti e una ottimizzazione del funzionamento di tutto il sistema delle autonomie locali. Una grande rivoluzione a vantaggio dell’efficienza e migliore performance della pubblica amministrazione in Sardegna”.

Sabato, 8 agosto 2020

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