Santa Giusta, tutto pronto per l'altorilievo sul Sinodo del 1226 - LinkOristano
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Santa Giusta, tutto pronto per l’altorilievo sul Sinodo del 1226

Inaugurazione fra qualche settimana. Lavori anche nel Centro di documentazione del Romanico

Santa Giusta, tutto pronto per l’altorilievo sul Sinodo del 1226
Inaugurazione fra qualche settimana. Lavori anche nel Centro di documentazione del Romanico

La struttura all’ingresso di Santa Giusta dove sarà installato il pannello in ceramica

Santa Giusta si prepara ad accogliere l’altorilievo in ceramica che ricorderà il Sinodo che nel 1226 aveva riunito qui i vescovi sardi e un legato pontificio: un evento di grande importanza per la nascita dei primi codici della Chiesa sarda. L’opera – fortemente voluta dall’amministrazione comunale – sarà installata davanti al Centro polivalente, che ospita la biblioteca comunale.

Il pannello sarà lungo 12 metri e alto poco meno di 3 metri e ha richiesto finora più di tre anni di lavoro. “Ormai manca poco”, ha detto il sindaco Antonello Figus: “pensiamo di inaugurare quest’importante opera per fine agosto o ai primi di settembre. Abbiamo già allestito la base sulla quale verrà montato il pannello in ceramica”.

L’opera ha impegnato tre ceramisti locali, che insegnano al Liceo artistico di Oristano: la progettista è Adriana Baschieri, affiancata da Pierpaolo Argiolas e Stefano Merli. Gli stessi artisti hanno realizzato altri due bassorilievi già esposti nelle vie di Santa Giusta.

In occasione dell’inaugurazione dell’altorilievo, sarà presentato il volume “Il Concilio di Santa Giusta del 1226”, redatto con materiale documentale frutto di ricerche personali del professor Raimondo Zucca, insieme al professor Antonio Piras e alla dottoressa Enrica di Martino. Sarà presentata anche la ristampa pergamenata dell’unico esemplare attualmente esistente del piccolo codice, che riprende fedelmente le dimensioni dell’originale.

All’interno della biblioteca comunale, nei locali al secondo piano sta nascendo il Centro europeo di documentazione del Romanico: un progetto promosso dalla Rete del Romanico sardo, di cui il Comune di Santa Giusta è capofila.

“Il Centro sarà gestito da personale preparato e proporrà tutto il materiale informativo disponibile”, spiega sempre il sindaco Figus. “Non solo opuscoli e materiale cartaceo: proiezioni in 3D e realtà virtuale offriranno al visitatore un’esperienza totale nella visitare i vari siti romanici, sia all’esterno che all’interno, in un percorso virtuale e attivo”.

Un numero verde dedicato al Romanico consentirà ai turisti interessati di rivolgersi a un referente unico, specializzato e in grado di fornire loro tutte le indicazioni necessarie sui monumenti romanici presenti in Sardegna. Il Centro europeo di documentazione del Romanico diventerà così un luogo di incontro e consultazione unico nel suo genere.

Antonello Figus

“Purtroppo l’apertura del Centro e il completamento del parco romanico non potrà coincidere con l’inaugurazione del pannello artistico”, conclude il sindaco Antonello Figus. “L’emergenza sanitaria dei mesi scorsi ha rallentato tutto, e solo ora stanno ripartendo tutti progetti che avevamo avviato. Confidiamo però di poter aprire il Centro di documentazione entro la fine dell’anno”.

Mercoledì, 5 agosto 2020

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