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Con Tessingiu l’artigianato locale, l’arte internazionale e i murales

Si arricchisce di eventi il classico appuntamento di stagione a Samugheo

Al via Tessingiu tra artigianato locale, arte internazionale e murales
Si arricchisce di eventi il classico appuntamento di stagione a Samugheo

Uno degli allestimenti della scorsa edizione di Tessingiu

Non solo artigianato sardo: un evento internazionale, al suo esordio nell’Isola, accompagnerà la mostra dell’artigianato di Samugheo, al via il prossimo 1° agosto. Da un lato l’azione di valorizzazione e la ricchezza della cultura territoriale, attraverso la promozione del talento e dell’identità espressiva artigianale con Tessingiu, la 53° Mostra dell’Artigianato Sardo che rinnova il tradizionale appuntamento con le eccellenze del panorama regionale, promosso dal Comune di Samugheo in collaborazione con la Pro Loco di Samugheo e il Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda. Dall’altra il grande evento internazionale di Fiber Art Miniartextil, una delle più importanti mostre a livello internazionale, che presenta un’indagine nella quale il tessuto, e la materia tessile in generale, vengono declinati con il linguaggio dell’arte contemporanea.

Anche il centro abitato  di Samugheo diventerà una mostra a cielo aperto, nel quale saranno realizzati una serie di murales a tema, che inviteranno i visitatori a percorrere e godere gli scorci caratteristici che offrono le vie del paese.

Quest’anno, dunque, la classica rassegna di stagione si arricchisce di una serie di eventi che esaltano il paese del Mandrolisai e lo consacrano tra le mete imprescindibili dell’estate 2020 in Sardegna. Tessingiu rinnova l’appuntamento storico nel paese della tessitura e della produzione tessile per eccellenza qual è Samugheo, dove la cultura artigianale si sposa perfettamente alle pretese di un turismo sostenibile e di qualità, con la possibilità di vedere dal vivo i laboratori artigianali e conoscere le persone che creano questi meravigliosi manufatti.

Il taglio de nastro è fissato per le 19 di sabato 1° agosto, nella sede espositiva della rassegna: l’ex Cantina Sociale, in via Brigata Sassari. L’inaugurazione ufficiale, alla quale prenderanno parte il sindaco di Samugheo, Antonello Demelas, e il direttore del Murats, Baingio Cuccu, sarà accompagnata da alcune degustazioni, organizzate da Mirtò, il liquore della Sardegna per eccellenza: il mirto.

Nelle sale espositive sarà possibile ammirare e comprare i manufatti di circa 60 artigiani selezionati tra i migliori creativi isolani, in una splendida struttura risultato di un recupero di architettura industriale che ha dato nuova vita all’edificio. In questi spazi si svilupperà un racconto sulla manifattura che associa i maestri del tessile e del vetro, del legno e della pelle, della ceramica e del ferro, della pietra e dell’oro.

Takaaki Tanaka, Scenery of trees, 2019

Saranno, invece, le sale del Museo Murats a ospitare la mostra Miniartextil, la principale rassegna europea dedicata alla fiber art contemporanea, nata a Como nel 1991 per volontà di Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro, e promossa dall’Associazione culturale Arte&Arte, che oggi conta sedi espositive in tutto il mondo. Miniartextil, esempio di passione e pionierismo sin dagli anni novanta, proponeva inizialmente l’esposizione di soli minitessili: piccole opere allora di alto artigianato, realizzate con tecniche o materiali tessili. Col tempo, grazie a diversi fattori, primi fra tutti la consuetudine con artisti internazionali e l’amore per l’arte tessile poi diventata textile art e oggi, ancora, fiber art, la mostra è cresciuta e accanto ai Mini ha introdotto i Maxi, installazioni di grandi dimensioni realizzate da firme prestigiose, spesso lavorando in situ in spazi espositivi sempre differenti, caratterizzate dall’uso di fibre tessili.

In scena i lavori dell’area Mini e dell’area Maxi, nei quali il pop up colorato e giocoso affiora tra le trame con illusori accenni rassicuranti e si lascia intercettare nei 54 minitessili della selezione annuale che fluttuano nel cuore dell’allestimento mentre i dieci artisti selezionati per l’aere maxi creano un percorso che si snoda nelle varie sale del Museo, tra questi Manuel Ameztoy, Ashley V. Blalock, Giulio Locatelli, Akio Hamatani, Cordula H. Molis, Gianni Nieddu, Naoe Okamoto, Yasuaki Onishi, Edge Hannah Quinlivan, Franca Sonnino, Takaaki Tanaka, Susan White.

Infine, a Samugheo prendono vita anche alcune pareti del centro abitato, dove 5 artisti, chiamati dal Comune, realizzeranno le loro opere. Giorgio Casu, uno dei maggiori artisti sardi specializzati in questa tecnica, si confronterà con la tematica della simbologia e del colore in tessitura per la realizzazione di un murales di oltre 140 mq. Altri interventi verranno eseguiti da quattro studenti della Accademia delle Belle Arti di Sassari: Eleonora Cleriti, Taras Halaburda, Serena Salis e Davide Manca. Anche per loro i temi affrontati saranno quelli della tessitura e anche del carnevale tradizionale di Samugheo e le sue maschere dei Mamutzones.

Le locandina delle due mostre

(Informazione promozionale)

Martedì, 28 luglio 2020

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