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I docenti di musica discriminati dall’ordinanza ministeriale sulle supplenze

Il Coordinamento regionale chiede la modifica dei criteri che causano disparità di trattamento

lezione di musica foto d'archivio

Supplenze e docenti di musica: discriminati dall’ordinanza ministeriale
Il Coordinamento regionale chiede la modifica dei criteri che causano disparità di trattamento

Disparità di trattamento a danno degli aspiranti docenti di musica: l’ordinanza ministeriale del 10 luglio presenta in più punti evidenti iniquità. Lo denuncia il Coordinamento regionale Sardegna dei docenti di musica e strumento musicale, in vista dell’imminente apertura dei termini per presentare le domande di inserimento nelle nuove graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).

Il Coordinamento regionale chiede un intervento urgente da parte del Ministro e dei sindacati per una modifica di alcuni criteri inseriti nell’ordinanza. “A parità di titoli di accesso, talvolta ci sono disparità di trattamento nelle opportunità e nell’attribuzione dei punteggi”, spiega il referente del Coordinamento, Ignazio Perra, “sia per quanto riguarda l’accesso alle previste fasce per il conferimento delle supplenze relative ai posti comuni per la scuola secondaria di primo e secondo grado, sia relativamente alla nuova valutazione dei titoli artistici per coloro che insegnano discipline musicali”.

Contestata anche “la discriminazione fra candidati laureandi in Scienze della formazione, che possono inserirsi nella seconda fascia in merito ai posti comuni per la scuola dell’infanzia e primaria, e studenti e laureati in altre discipline, che ancora non sono in possesso dei 24 Cfu/Cfa”.

Qui il testo completo del comunicato criticità ordinanza ministeriale GPS  inviato dal Coordinamento regionale sardo al Miur, ai sindacati e al Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, che ha sede al Miur, presieduto dal docente Luigi Berlinguer.

Mercoledì, 22 luglio 2020

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