La Geco chiede il dissequestro dell’impianto di lavorazione dei fanghi
Istanza per riattivare il complesso di Magomadas al centro di un’inchiesta della Procura di Oristano
La società Geco chiede la revoca del sequestro dell’impianto di lavorazione dei fanghi di depurazione, scattata ieri a Magomadas in seguito all’inchiesta della Procura di Oristano che contesta diversi reati ambientali. Il legale della Geco, l’avvocato Danilo Mattana, ha depositato una richiesta di riesame al Tribunale per una nuova valutazione rispetto a quanto disposto dal giudice delle indagini preliminari.
Inoltre, ha presentato un’istanza al pubblico ministero per il dissequestro dell’impianto di lavorazione degli inerti, spiegando che “è attivo dal 2003 e non è in alcun modo collegato con la lavorazione dei fanghi e con la produzione dell’ammendante”.
La società chiede, ancora, di poter accedere agli uffici e portare avanti le pratiche amministrative e garantire l’accesso della vigilanza. Inoltre sono state avanzate ulteriori richieste più tecniche per ridurre al minimo l’usura dell’impianto e dei materiali attualmente presenti.
Mercoledì, 15 luglio 2020
commenta