Piani confermati: il metano in porto a inizio anno. Santa Giusta si prepara - LinkOristano
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Piani confermati: il metano in porto a inizio anno. Santa Giusta si prepara

I dirigenti della società Higas incontrano il sindaco Figus. A settembre i primi collaudi

Piani confermati: il metano sbarca in porto a inizio anno. Santa Giusta si prepara
I dirigenti della società Higas incontrano il sindaco Figus. A settembre i primi collaudi

I lavori per la realizzazione della rete di metanizzazione a Santa Giusta – Foto LinkOristano

All’inizio del prossimo anno il metano arriverà al porto industriale di Santa Giusta – Oristano. Entro il mese di agosto, infatti,  l’impianto per lo stoccaggio del metano liquido, in corso di realizzazione da parte della società Higas, sarà ultimato. La conferma proprio dal sindaco di Santa Giusta Antonello Figus, che ha incontrato i vertici della società.

“Si sta finendo ora di montare i macchinari, operazioni che impiegano circa 80 persone”, ha spiegato il sindaco Figus. “Dal mese di settembre cominceranno i collaudi e le prove e a inizio del prossimo anno la prima nave con in Gnl arriverà con il carico di metano”, annuncia Figus, che spiega come, attraverso l’ausilio di autobotti, il metano, anche rigassificato, sarà prelevato dal deposito del porto e trasferito nei serbatoi locali, per rifornire le aziende, e anche le abitazioni private nei territori della Sardegna.

A Santa Giusta è ancora da definire il concessionario della rete: “La proprietà è di Italgas”, spiega ancora il sindaco Antonello Figus, “ma non si sa se la gestirà direttamente”.

In Comune non si nasconde una certa apprensione. I lavori per la realizzazione della rete nel centro abitato al momento sono fermi: “Gli scavi, concentrati nella zona della Basilica e in quella di Santa Severa”, spiega il sindaco Antonello Figus, “hanno portato alla luce resti di mura dell’antica città di Othoca e reperti funerari e si sono dovuti momentaneamente bloccare”.

Antonello Figus

“Siamo in attesa che il team di sette archeologi della Soprintendenza termini le indagini archeologiche”, prosegue il sindaco. “Queste scoperte allungano i tempi, ma manca comunque poco”.

“In alcuni quartieri i lavori si sono già chiusi e le stazioni sono state collaudate”, conclude Antonello Figus. “E ora riprenderanno anche i lavori di bitumatura nei tratti ultimati”.

Tra questi anche in via Giovanni XXIII, dove era stata riportata alla luce la vecchia ferrovia utilizzate per trasportare il carbone tra il 1920 e il 1927 e poi ricoperta.

Mercoledì, 8 luglio 2020

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