"Liquidità alle imprese e credito per la crescita: ecco le priorità" - LinkOristano
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“Liquidità alle imprese e credito per la crescita: ecco le priorità”

Confartigianato teme i tempi lunghi in Sardegna e le scadenze di fine estate

“Liquidità alle imprese e credito per la crescita: ecco le priorità”
Confartigianato teme i tempi lunghi in Sardegna e le scadenze di fine estate

“In questo quadro di crescente rischio di depressione, ci auguriamo che una forte boccata d’ossigeno per le imprese possa arrivare dalla liquidità che i Governi, nazionale e regionale, hanno già messo in circolo o si apprestano a farlo. Di sicuro il perdurare della stretta del credito sta nuocendo alle imprese artigiane”.

Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, non si illude per quel decimo di punto percentuale registrato nell’andamento dei prestiti alle medie e piccole imprese isolane: dopo tre anni di ripetuti cali, la tendenza rilevata a marzo 2020 è –0,4% rispetto all’ultimo trimestre del 2019, che a sua volta fece rilevare un -0,5% sul terzo trimestre 2019.

Poco da festeggiare. “I dati sul credito verso le MPMI ci dicono come la Sardegna, in questo trimestre, abbia la quinta miglior performance italiana”, dice ancora Matzutzi, “e quindi uno dei trend meno pesanti in Italia. È una piccolissima inversione di tendenza, anche se parliamo di percentuali ancora con il segno meno davanti. E su questo dobbiamo ancora lavorare duramente”.

Antonio Matzutzi

L’Ufficio studi di Confartigianato Sardegna ha analizzato la situazione delle erogazioni nei primi 6 mesi di quest’anno e il presidente rtorna sugli strumenti che fino a oggi hanno assicurato le risorse necessarie alle imprese. “Parliamo della legge 949, uno strumento importante che, con la sua agilità e immediatezza, ha garantito un solido sostegno agli investimenti. In questo momento, purtroppo, il comparto non ha nessuna certezza sugli strumenti su cui contare. Così come non ci sono certezze, o meglio c’è un grande ritardo, sui fondi che la BEI dovrebbe mettere a disposizione del sistema imprenditoriale: abbiamo necessità di tale finanziamenti il più velocemente possibile”.

“Bisogna ripartire dai territori”, dice ancora Antonio Matzutzi, “valorizzando chi come le imprese artigiane sarde crea lavoro e sviluppo. Queste piccole realtà, che rappresentano più del 90% del nostro tessuto produttivo, danno lavoro a circa il 65% degli addetti. L’unica azione che può funzionare è quella finalizzata
al vero sviluppo, puntando a costruire territori a misura di piccola impresa: con leggi semplici e chiare, con un fisco leggero, un credito orientato alla competitività e incentivi all’innovazione digitale, con una formazione che unisca scuola e lavoro, il sapere e il saper fare, una nuova Legge quadro sull’artigianato che superi vincoli di settore”.

Le difficoltà sul fronte del credito restano preoccupanti. “È necessario far sì che le piccole imprese e le attività in generale possano finanziarsi, con l’intento di investire per crescere”, conclude il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna. “Il problema grosso da affrontare sarà alla fine dell’estate, con il termine degli ammortizzatori sociali e in vista di una crisi che sarà da gestire con mano ferma e decisioni importanti. Per il momento si tratta solo di previsioni, speriamo vengano disattese dai fatti”.

Mercoledì, 8 luglio 2020

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