Ha cercato di fuggire e di uccidere un agente dopo aver sequestrato i vicini - LinkOristano
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Ha cercato di fuggire e di uccidere un agente dopo aver sequestrato i vicini

Ora deve rispondere anche di tentato omicidio. La cronaca dei concitati minuti del blitz delle forze dell'ordine

Ha cercato di fuggire e di uccidere un poliziotto l’ex carabiniere che ha sequestrato i vicini
Ora deve rispondere anche di tentato omicidio. La cronaca dei concitati minuti del blitz delle forze dell’ordine

Dovrà rispondere anche di tentato omicidio Valter Mancini, l’ex carabiniere ed ex amministratore di condomini, originario di Roma, che ieri sera a Oristano ha tenuto in ostaggio per ben sette ore, in un appartamento di via Lepanto, due suoi vicini di casa, un pensionato di 80 anni e sua figlia di 43 anni, liberati da un blitz delle forze dell’ordine per il quale sono stati mobilitati anche i corpi speciali.

La posizione dell’uomo si aggrava, come confermano le prime ricostruzioni di quei concitati e drammatici minuti, intorno alle 22.30. In particolare si scopre ora che Mancini avrebbe cercato di uccidere un poliziotto durante l’irruzione delle forze dell’ordine. Impugnava un coltello e serramanico, ma è stato immobilizzato da una decina di uomini, tra poliziotti e carabinieri entrati all’improvviso in azione.

Il dirigente della Squadra mobile Samuele Cabizzosu

La svolta c’è stata quando Valter Mancini, probabilmente, ha cercato di mettere in atto un tentativo di fuga. Ha scavalcato il balcone dell’appartamento dove teneva in ostaggio il pensionato e la figlia ed è entrato nell’appartamento a fianco. La padrona di casa, però, ha iniziato a urlare ed ha aperto la porta d’ingresso. A quel punto la decisione delle forze dell’ordine di passare in azione.

Il manipolo di poliziotti e carabinieri che presidiava il pianerottolo del quarto piano del palazzo di via Lepanto, guidato dal capo della Squadra mobile, Samuele Cabizzosu, e dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Oristano, Francesco Giola, ha fatto irruzione. Alcuni di loro si sono precipitati all’interno dell’appartamento raggiunto da Mancini. Gli altri, dopo che i vigili del fuoco hanno sfondato la porta, sono entrati nell’appartamento dov’erano i due ostaggi. E Mancini era lì. Vista la situazione era tornato sui suoi passi, asserragliandosi.

C’è stata una violenta collutazione, durante la quale l’uomo con un coltello a serramanico ha cercato di ferire un agente della Mobile. Da qui appunto l’accusa di tentato omicidio che si aggiunge a quella ugualmente grave di sequestro di persona e alle altre contestazioni mosse nel provvedimento d’arresto dalla procura di Oristano.

Domani prevista l’udienza di convalida.

Chiarito nelle ultime ore anche quello che è diventato una sorta di giallo: l’annunciato intervento dei reparti speciali della polizia, i Nocs, noti nell’Oristanese anche perché eseguono una parte del loro addestramento al Caip di Abbasanta. Erano già sbarcati a Cagliari da Roma e stavano raggiungendo Oristano, quando proprio da Oristano è giunta la telefonata dell’inatteso blitz messo in atto dai colleghi della Mobile.

Venerdì, 26 giugno 2020

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