Nelle spiagge oristanesi arriveranno cani da salvataggio, sup per i bagnini e saturimetri
Le principali novità contenute nell’ordinanza emanata dalla Capitaneria di porto
Cani da salvataggio, sup per i bagnini e saturimetri faranno la loro comparsa nelle spiagge dell’oristanese durante la prossima stagione balneare per garantire una maggiore sicurezza dei bagnanti. Solo le tre novità contenute nell’ordinanza firmata dal comandante della Capitaneria di porto di Oristano, Antonio Frigo, per la sicurezza della balneazione.
I cani saranno accompagnati da un operatore abilitato e, come illustrato dal comandante Frigo, saranno una presenza aggiuntiva rispetto al bagnino ordinario, che affiancheranno nella postazione di salvataggio.
I bagnini oltre al tradizionale pattino, potranno disporre, appunto, della tavola sup, che potrebbe aggiungersi agli strumenti in dotazione nella torretta di salvataggio. Per l’utilizzo del sup come mezzo di salvataggio, i bagnini dovranno aver frequentato corsi appositi.
Fra le dotazioni di sicurezza a disposizione nelle spiagge quest’anno trovano spazio anche i saturimentri.
“Lo strumento”, chiarisce il comandante Frigo, “servirà per rilevare saturazione battito e perfusione dei bagnanti infortunati”.
L’ordinanza della Capitaneria di porto di Oristano disciplina la balneazione e le attività connesse che si svolgono lungo il litorale marino e costiero del circondario marittimo di Oristano, che comprende la costa dei comuni di Cuglieri, Narbolia, San Vero Milis, Riola Sardo, Cabras, Oristano, Santa Giusta, Arborea, Terralba e Arbus.
Le zone di mare riservate alla balneazione sono quelle sino alla distanza di 200 metri dalle spiagge e 100 metri dalle scogliere/coste a picco.
Nella fascia di mare riservata alla balneazione sono vietati transito, navigazione e sosta di qualsiasi unità navale, compresi windsurf, kitesurf e moto d’acqua. Possono condividere, invece, la zona con i bagnanti, imbarcazioni a remi tipo jole, canoe, surf a remi, pattini, mosconi, lance, e pedalò.
L’ordinanza vieta l’atterraggio dei surf, windsurf e di kitesurf nei tratti di arenile in concessione per strutture balneari e nelle spiagge libere.
La balneazione, invece, è vietata nei porti e nelle imboccature delle strutture portuali (nel raggio di 100 metri), negli insediamenti industriali, all’interno dei corridoi di atterraggio, sulle rotte di entrata e uscita dai porti e a meno di 200 metri dalle navi all’àncora.
Lunedì, 22 giugno 2020
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