Ubriaco, disturba la messa in chiesa e poi picchia gli agenti in questura - LinkOristano
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Ubriaco, disturba la messa in chiesa e poi picchia gli agenti in questura

Protagonista della vicenda un senegalese che vive e lavora a Oristano. Indagini della polizia

Polizia - squadra volante

Ubriaco, disturba la messa in chiesa e poi picchia gli agenti in questura
Protagonista della vicenda un senegalese che vive e lavora a Oristano. Indagini della polizia

Polizia

Il Tribunale di Oristano, ieri, ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma a carico di un uomo senegalese D.D., protagonista di uno spiacevole episodio avvenuto domenica 7 giugno scorso, a Oristano, nella chiesa di Sant’Efisio e in questura. L’extracomunitario, evidentemente ubriaco aveva impedito il corretto svolgimento della messa domenicale: si era dimenato tra i banchi, urlando frasi sconnesse contro la chiesa cattolica e altre religioni e salendo sul presbiterio impedendo la celebrazione dell’Eucarestia. Il parroco, don Gianfranco Murru, aveva cercato inutilmente di calmarlo, ma alla fine si era visto costretto a richiedere l’intervento della polizia.

Bloccato dagli agenti delle Volanti e trasportato in questura il senegalese aveva inveito contro i poliziotti con violenza, minacciandoli di morte, scagliandosi contro di loro e colpendoli con calci e pugni, cagionandogli anche alcune lesioni. Non solo, l’uomo aveva urtato con violenza il pannello di plexiglass anti-contagio posto su una scrivania, frantumandone i supporti e così proiettandolo addosso a uno degli agenti.

Da qui l’arresto da parte del personale dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, coordinati nell’occasione dal commissario Matteo Porceddu, di recente assegnazione, con le accuse di resistenza, lesione e oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento, turbamento di funzioni religiose, nonché mancata esibizione del permesso di soggiorno e manifesta ubriachezza.

L’uomo era stato rinchiuso in camera di sicurezza sino all’udienza di convalida fissata per lunedì 8 giugno e poi rinviata a ieri, su richiesta del suo legale per i termini a difesa.

Il giudice ha convalidato l’arresto eseguito dalla polizia, ma ha disposto la misura cautelare della doppia firma quotidiana a carico del senegalese che è residente a Iglesias ed è domiciliato a Oristano per ragioni di lavoro.

Martedì, 16 giugno 2020

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