Santa Cristina, terme di Fordongianus, nuraghe Losa: i sardi arrivano - LinkOristano
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Santa Cristina, terme di Fordongianus, nuraghe Losa: i sardi arrivano

I siti archeologici dell'Oristanese hanno ripreso a lavorare con prenotazioni e piccoli gruppi

Pozzo Santa Cristina

Santa Cristina, terme di Fordongianus, nuraghe Losa: i sardi arrivano
I siti archeologici dell’Oristanese hanno ripreso a lavorare con prenotazioni e piccoli gruppi

Il pozzo sacro di Santa Cristina, il nuraghe Losa ad Abbasanta, le terme romane di Fordongianus: l’Oristanese ritrova tre dei suoi maggiori richiami turistici, dopo due mesi di chiusura in cui si è potuto solo fare un po’ di manutenzione. Le tre cooperative si sono organizzate per accogliere di nuovo i visitatori. Per ora possono arrivare solo i sardi, ma l’importante e ripartire.

Riprendono le visite guidate e le escursioni. Ovviamente nella massima sicurezza, con prenotazioni telefoniche e presenze ridotte, evitando assembramenti e facendo indossare – quando e dove necessario – la mascherina.

A Paulilatino oltre al pozzo sacro di Santa Cristina e ha riaperto anche il museo di Palazzo Atzori. Naturalmente per le visite bisognerà rispettare le norme di sicurezza ma gli operatori della cooperativa Archeotour sono pronti a guidare i visitatori alla scoperta della storia, della cultura e della tradizione del territorio. “Siamo partiti in sordina, ma siamo molto ottimisti”, spiega Tonino Atzori, vicepresidente della cooperativa. “Arrivano le prenotazioni dei turisti locali, per ora singole persone o piccoli nuclei familiari. Speriamo arrivino anche gruppi più grandi, magari dopo l’apertura di porti e aeroporti. Saremo lieti di accoglierli in totale sicurezza”.

“Ciò che sicuramente colpisce è la risposta dei sardi”, aggiunge Tonino Atzori. “Da subito, non appena abbiamo riaperto, ci hanno mostrato la voglia di visitare i nostri siti. Probabilmente durante questo periodo di lockdown è nata in tutti noi la volontà di riscoprire e conoscere meglio la nostra storia, di riappropriarci dei nostri luoghi”.

Il museo è aperto tutti i giorni: la mattina dalle 9,30 alle 13, il pomeriggio dalle 15,30 alle 18. Apertura senza interruzioni per il sito archeologico, tutti i giorni dalle 8,30 sino al tramonto. La prenotazione per le visite al parco è consigliata, per controllare meglio gli accessi: basta una telefonata ai numeri 0785.55438 o 347.7746747.

Riaperto anche il sito archeologico del nuraghe Losa di Abbasanta. Tanta la voglia di far rivivere questi spazi ricchi di storia. “Lentamente ma guardando avanti”, come scrivono i soci della cooperativa Paleotour sulla pagina Facebook del Nuraghe Losa, con un grazie ai primi visitatori di questa primavera: “Vogliamo ringraziarvi tutte e tutti per essere tornate e tornati al nuraghe Losa, perché ognuna e ognuno di voi ci ha regalato un pezzo di cielo. Tutti gli occhi incontrati in questa settimana erano sorridenti e fiduciosi. Sappiamo che la tempesta non è passata ancora ma ci sono i caffè sospesi, le vostre parole, i vostri sorrisi e altri piccoli gesti a rendere la traversata più piacevole”.

Per le visite, anche qui è necessaria la prenotazione telefonica (al numero 331.9128790, anche su whatsapp, o al numero fisso 0785.52302) oppure tramite messenger sui canali social del Losa. L’area archeologica sarà aperta dalle 9 alle 18 per tutto giugno.

Ha visto i primi turisti anche Fordongianus, che dal 18 maggio ha riaperto al pubblico le sue terme romane e la Casa aragonese, entrambi gestiti dalla società Cooperativa Forum Traiani. Per quanto riguarda i bagni termali, ancora si aspetta il via libera dall’amministrazione comunale. “La speranza è quella di poter aprire i bagni termali fra pochi giorni. Attendiamo ulteriori disposizioni dal Comune e  nel frattempo ci siamo adeguati a tutte le disposizioni previste in materia di sicurezza”, dice Pina Vacca, guida turistica e presidente della cooperativa.

“Alle terme stiamo ripartendo con le prime visite, con piccoli gruppi da quattro persone, guidati ognuno da una guida turistica”, aggiunge Pina Vacca. “All’interno della Casa aragonese invece abbiamo posto dei segnali a terra, per indicare a ogni visitatore  le distanze necessarie di sicurezza; chiaramente si dovrà indossare la mascherina”. Come per gli altri siti, anche qui è consigliabile prenotare la visita, via e-mail o per telefono (info@forumtraiani.it, 0783.60157).

Per il futuro ancora incerto, soprattutto per quanto riguarda la stagione estiva, Pina Vacca si augura di poter organizzare presto anche una mostra che proponga il frutto dei laboratori online che la cooperativa ha realizzato con bambini e ragazzi durante i mesi di lockdown. “Ci piacerebbe esporre tutti i disegni e i racconti realizzati dai bambini e ragazzi che hanno partecipato attivamente, seppur a distanza, alle nostre iniziative. E sempre con i bambini speriamo, in futuro, di poter realizzare anche la statua di un soldatino dell’epoca del Forum Traiani, da esporre nel museo”.

Nonostante la lunga chiusura, le restrizioni e l’ancora timido flusso di visitatori, quel che accomuna tutti questi operatori culturali è la voglia di ripartire. “Anche noi puntiamo in questo momento sul turismo sardo”, dice sempre Pina Vacca. “Poi, è chiaro si sta parlando di riapertura delle regioni e probabilmente avremo anche qualche turista proveniente da fuori. Ma l’importante è non isolarci e continuare a credere nel nostro territorio”.

Lunedì, 1° giugno 2020

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