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Addio a Bruno Sechi, missionario in Brasile e paladino dei bambini

Originario di Santu Lussurgiu, ha dedicato la vita alla difesa dei diritti umani

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Addio a Bruno Sechi, missionario in Brasile e paladino dei bambini
Originario di Santu Lussurgiu, ha dedicato la vita alla difesa dei diritti umani

È morto la notte scorsa il sacerdote oristanese padre Bruno Sechi, da anni in Brasile, dov’era molto conosciuto per il suo grande impegno a favore dei bambini in difficoltà e più in generale per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. Era risultato positivo al Covid-19, ha spiegato in un comunicato l’Arcidiocesi di Belém do Pará, ma l’infezione era in forma lieve e sembrava che si stesse riprendendo, quando un infarto lo ha stroncato.

Nel Brasile devastato dall’epidemia di Covid-19, non sarà possibile dare un ultimo saluto a padre Bruno: nessun funerale, l’Arcidiocesi ha fatto sapere che sarà sepolto oggi pomeriggio nel cimitero del Recanto da Saudade, nel comune di Ananindeua.

Nato a Santu Lussurgiu il 31 luglio 1939, Bruno Sechi fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1968 e quasi subito partì per il Brasile come missionario. Nel 1970 aveva fondato la República de Emmaus, un’organizzazione che oggi segue circa 800 bambini e adolescenti.

In Brasile, padre Bruno ha sempre lavorato per i diritti umani e per i più deboli. Nell’Arcidiocesi di Belém aveva fatto parte della Commissione Giustizia e Pace. Negli anni 80 si era messo alla guida dei movimenti nazionali per la difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Fu il primo coordinatore del Movimento nazionale dei ragazzi e delle ragazze di strada (incarico ricoperto dal 1985 al 1988) e intervenne a favore dei minori nell’Assemblea costituente che preparò la Costituzione del 1988. Ha contribuito anche alla creazione dello Statuto del bambino e dell’adolescente (approvato nel 1990).

Nel 2004 gli era stato assegnato l’USP Human Rights Award: sotto la responsabilità della Commissione per i diritti umani dell’Universidade de Sao Paulo, il premio ogni anno celebra persone e istituzioni che contribuiscono alla promozione della cittadinanza, della pace e della solidarietà.

I vescovi di Belém, dom Alberto Taveira Corrêa e dom Antônio de Assis Ribeiro, hanno ricordato con commozione padre Bruno Sechi e i decenni di impegno per i più deboli: “L’Arcidiocesi di Belém oggi consegna il nostro caro padre Bruno Sechi, eroe e campione di carità nella nostra Chiesa, nelle mani dell’Eterno Padre. Padre Bruno era parroco della parrocchia di São João Paulo II e fondatore del Movimento della República de Emmaus, la cui portata sociale ha costruito la Chiesa e la società del Pará per quasi cinquant’anni”.

“Il nostro ringraziamento a Dio per averci dato questo sacerdote esemplare, prima come salesiano di don Bosco e poi come sacerdote nell’Arcidiocesi di Belém, dopo aver svolto varie attività e un’opera edificante durante tutti questi anni”.

“Poiché la carità non passa, siamo certi che è accolto tra le braccia del Padre, guidato dall’amato Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, faccia a faccia con Dio. Speriamo che il suo esempio e il suo zelo, specialmente per i bambini, i giovani e gli adolescenti, suscitino molti altri disposti a costruire un mondo nuovo e possibile, nella forza del Vangelo di Gesù Cristo».

La scomparsa di padre Bruno ha destato grande commozione anche nell’Oristanese, dove risiedono molti suoi parenti e amici, e a Santu Lussurgiu, suo paese di origine, dove si ricorda ancora la messa celebrata da don Antioco Deiala per salutarlo prima della partenza per il Brasile, a fine anni sessanta.

Sabato, 30 maggio 2020

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