Visite specialistiche bloccate: "Subito la ripartenza negli ambulatori" - LinkOristano
Prima categoria

Visite specialistiche bloccate: “Subito la ripartenza negli ambulatori”

Intervento della responsabile di Cittadinanzattiva per la provincia di Oristano Maria Grazia Fichicelli

Maria Grazia Fichicelli

Visite specialistiche bloccate: subito la ripartenza negli ambulatori
Intervento della responsabile di Cittadinanzattiva per la provincia di Oristano Maria Grazia Fichicelli

di Maria Grazia Fichicelli
Responsabile Provinciale di Cittadinanzattiva Oristano

Dai cittadini riceviamo:
– Dove è finita la prevenzione?
– Sono una anziana con gravi problemi di salute e di mobilità, non so usare internet e
devo rinunciare alle cure e alle diagnosi
– Incontro difficoltà nella richiesta dei servizi domiciliari e di sostegno economico
– La prevenzione è stata dimenticata, non si fanno screening
– Ho un tumore da controllare
– Aspetto da mesi una tac
– Chiedo quando potrò fare i controlli cardiologici
– Le mie visite specialistiche sono state tutte rimandate
– Non si può morire di solo covid e ho diritto ade essere curato anche io
– Tutte e tutti abbiamo il diritto alle cure

Cittadinanzattiva e tutte le associazioni dei cittadini sono fortemente preoccupate per la situazione che si trovano a vivere molti malati del nostro territorio.
Ci chiediamo: aprono le spiagge, i ristoranti, le palestre, le parrucchierie, e tutte le altre attività commerciali e non aprono ancora i centri medici specialistici e i poliambulatoriali.
La fase delicatissima dell’emergenza, molto contenuta per fortuna nella nostra regione e soprattutto nella nostra provincia, è finita, grazie anche al comportamento individuale e responsabile dei cittadini e all’impegno degli operatori; ma il ritorno alla quotidianità in ambito della salute stenta a decollare.
I cittadini e gli operatori hanno fatto bene la loro parte, adesso spetta alle istituzioni sanare due mesi di fermo sanitario per emergenza covid.

Maria Grazia Fichicelli

Le difficoltà maggiori sono state incontrate soprattutto dai malati cronici o con pluripatologie, che si sono ritrovati nell’impossibilità di eseguire le visite programmate e ancora attendono, con tempi fino ad oggi non precisati. Chi non si è ammalato di covid rischia di aggravarsi per le stesse sue patologie, non più tenute sotto controllo.

È urgente che le attività ambulatoriali riprendano il normale funzionamento, rimuovendo gli ostacoli e potenziando anche alcune aree della specialistica, sia relativamente al numero dell’organico e sia all’ampliamento del monte ore, per poter far fronte non solo al recupero delle liste di attesa accumulate nel periodo covid, ma anche alle nuove richieste pervenute.
Chi sta male ha bisogno di curarsi ora e non domani.

Ad oggi non ci risulta siano state predisposte adeguate soluzioni.

L’emergenza Covid non ha fatto altro che far emergere le debolezze del Servizio Sanitario Regionale e mettere in evidenza tutti i nodi del depotenziamento del territorio e dei servizi essenziali alla persona, nonché la forte carenza di personale medico e infermieristico soprattutto nei reparti di Anestesia e Rianimazione, emersa in tutta la sua drammaticità, tanto da ricorrere a soluzioni di emergenza.

Le visite specialistiche sono in sospeso e rinviate a tempi indeterminati, con grandi ritardi per le visite di controllo e nessuno dice come fare quando una visita viene annullata I pazienti si sentono dimenticati e i più penalizzati sono i malati oncologici, ma anche
i diabetici, i cardiopatici, i nefropatici, i malati psichiatrici e i pazienti in attesa di riprendere le sedute di fisioterapia.
A tutto ciò si aggiunge l’incredibile burocrazia dei percorsi.

Occorre trovare con grande tempestività il modo per recuperare i mesi di sospensione e ripensare come organizzare al meglio la sanità pubblica e permettere alle persone di curarsi in sicurezza (tempi e mezzi e procedure adeguate). Se non si attua una cintura sanitaria è impossibile ripartire in sicurezza.

Si fa appello agli enti regionali affinché intervengano con sollecitudine massima a garantire il diritto alla salute.
Nella riforma sanitaria auspichiamo un rilancio della sanità oristanese, affinché le strutture ospedaliere e quelle territoriali siano messe in grado di garantire tutti i servizi dovuti ai cittadini a tutela della salute.

Il nostro appello non è dettato assolutamente né da volontà allarmistiche e né da volontà di attacco agli Enti Regionali, ma vuole essere una presa d’atto della situazione e una ferma determinazione a sollecitare gli enti preposti alla tutela della salute a sanare quanto prima il grande disagio dei cittadini. Tutto nell’ottica di una collaborazione fra cittadini e istituzioni.

E proprio ai cittadini, comunque, ci rivolgiamo. Se hanno necessità di contattarci possono farlo chiamando ai numeri di telefono 340 0748797 e 3408439122 o all’email cittadinanzattivaor@tiscali.it.

commenta