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Scontro sulle agevolazioni dei Consorzi di bonifica ai morosi

Coldiretti contesta la Regione sull'allargamento ai singoli utenti privati

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Scontro sulle agevolazioni dei Consorzi di bonifica ai morosi
Coldiretti contesta la Regione sull’allargamento ai singoli utenti privati

Non piace alla Coldiretti sarda la decisione dell’Assessorato regionale all’agricoltura di consentire l’erogazione dell’acqua da parte dei Consorzi di bonifica a tutti gli utenti morosi, sia alle aziende che a singoli provati. Il provvedimento scatta di fatto con una precisazione, inviata oggi ai Consorzi, dall’Assessorato a chiarimento della delibera numero 28/8 del 29 aprile scorso.

Secondo Coldiretti Sardegna la comunicazione è da ritirare perché “l’aggiunta di una sola parola (“tutti”) modifica e fa cadere le motivazioni degli atti di indirizzo della prima stesura in cui si garantiva l’acqua per fini irrigui alle aziende agricole, anche a quelle morose”.

“Con il “tutti”, aggiunto oggi nelle precisazioni alle linee d’indirizzo inviate ai Consorzi di Bonifica ormai più di un mese fa, l’assessora consente di “garantire, fino al termine della attuale stagione irrigua, la regolare erogazione della risorsa idrica ai fini irrigui, anche in presenza di situazioni di morosità” a “tutti i consorziati” quindi non solo alle aziende agricole”, si legge ina una. ota della Coldiretti. “Una piccola modifica ma sostanziosa che inficia le motivazioni presentate nella delibera del il 29 aprile che cosi recita: “nella situazione di emergenza sanitaria in corso è necessario venire incontro alle esigenze degli agricoltori che stanno fronteggiando un ulteriore aggravamento della già difficile situazione economica del comparto pur dovendo garantire, al contempo, la richiesta di produzione di beni alimentari per l’ordinario approvvigionamento della filiera. In tale contesto risulta di fondamentale importanza assicurare il regolare approvvigionamento della risorsa idrica alle aziende in sofferenza anche nel caso di morosità delle stesse. …al riguardo, il D.P.C.M. 11 marzo 2020, al comma 4, ha individuato i servizi che devono essere garantiti nell’interesse della collettività tra cui “l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi”.

“D’altra parte, evidenziano i responsabili di Coldiretti, gli stessi Consorzi di bonifica, in relazione all’emergenza nazionale Covid-19 e nel rispetto delle disposizioni previste dai D.P.C.M., gestiscono servizi pubblici essenziali garantendo l’attività irrigua per le aziende agricole oltre alle altre funzioni ad essi affidate in materia di salvaguardia del territorio. In tale contesto è indispensabile coordinare l’attività dei Consorzi di bonifica con la salvaguardia del mondo produttivo agricolo garantendo, fino al termine della stagione irrigua, l’erogazione della risorsa idrica alle aziende agricole anche in presenza di situazioni di morosità”.

“Perché – si chiede Coldiretti Sardegna – estenderlo oggi, a distanza di un mese, a tutti i Consorziati? Chi paga?”.

“Abbiamo condiviso le motivazioni della prima delibera come atto straordinario e con l’impegno da parte di tutti di definire dei piani di rientro dei debiti e tempi certi di pagamento – affermano il presidente e il direttore di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba – vista l’emergenza che stiamo vivendo e le difficoltà a cui oggi vengono incontro le aziende agricole già in crisi e la necessità di garantire comunque la produzione del cibo, bene di prima necessità, non a caso tra le poche attività consentite durante il lockdown. Con la precisazione di oggi si perde l’eccezionalità dell’intervento per questo riteniamo che debba essere ritirato”.

Martedì, 26 maggio 2020

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