Imprese artigiane dell'Oristanese, impossibile l'iscrizione all'albo - LinkOristano
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Imprese artigiane dell’Oristanese, impossibile l’iscrizione all’albo

Emanuele Cera: "Basta con l'incertezza amministrativa. L'assessore Chessa deve intervenire"

Imprese artigiane dell’Oristanese, impossibile l’iscrizione all’albo
Emanuele Cera: “Basta con l’incertezza amministrativa. L’assessore Chessa deve intervenire”

Anche alle imprese artigiane della provincia di Oristano deve esser riconosciuto il diritto di iscriversi all’Albo. Deve finire lo stato di “incertezza amministrativa” che sta causando gravi danni alle 400 imprese artigiane dell’oristanese. Lo chiede con una mozione in Consiglio regionale il consigliere Emanuele Cera (primo firmatario) assieme ai colleghi di Forza Italia Angelo Cocciu e Giuseppe Talanas.

Da oltre tre anni, a più di 400 imprese artigiane dell’Oristanese viene negato il diritto al riconoscimento di “impresa artigiana”. È una conseguenza dell’adozione della legge regionale n. 32 del 5 dicembre 2016, che ha soppresso le Commissioni regionali e provinciali per l’artigianato e l’albo delle imprese artigiane. Con un’interpellanza, Emanuele Cera e altri quattro consiglieri già lo scorso anno avevano ricordato l’urgenza del problema all’assessore del Turismo, Commercio e Artigianato, Gianni Chessa.

Oggi la situazione è peggiorata, perché il 31 dicembre 2019 sono scadute le tre convenzioni stipulate con le altre Camere di commercio della Sardegna: oltre alla mancata attivazione dell’albo per la provincia di Oristano, adesso è venuta meno anche la regolare tenuta dell’albo nelle altre province della Sardegna.

Il consigliere Cera esprime “disappunto per l’operato dell’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato, sia per l’assenza di risposte in Consiglio regionale alla interpellanza sollevata dai consiglieri regionali di Forza Italia e da quelli del territorio, sia per l’aggravarsi della problematica, che adesso coinvolge anche imprese artigiane delle altre provincie della Sardegna. La mozione presentata intende avere risposte decisive”.

“Si vuole ricordare”, aggiunge Emanuele Cera, “che la sede provinciale INPS, in carenza di conferma delle iscrizioni all’albo, sta provvedendo alla variazione di inquadramento delle posizioni, negando il riconoscimento della qualifica di artigiano e riclassificando tutte le aziende nel settore industria, con notevoli aggravi di costi per le imprese. Analogamente anche la sede territoriale dell’Inail sta applicando ai titolari prestatori d’opera i coefficienti assicurativi dei lavoratori dipendenti, complicando inoltre la possibilità di maturare qualifiche e requisiti professionali”.

Emanuele Cera

“È necessario che l’assessorato si impegni a fornire uno strumento finanziario nella forma del contributo a fondo perduto”, dichiara sempre Cera, “pari all’importo dei contributi previdenziali arretrati e dei relativi interessi e sanzioni, eventualmente richiesti dall’Inps, ora per allora, a far data dalla domanda di iscrizione all’Albo artigiani, quale risarcimento per il mancato riconoscimento della qualifica di impresa artigiana per titolari e soci e coadiuvanti”.

Non solo: bisogna attuare immediatamente le misure previste con la legge regionale del 12 marzo 2020, n. 10, e promuovere un intervento finanziario di 40 milioni di euro per il comparto artigiano della Sardegna (mediante l’attivazione di opportunità disciplinate all’art.4. comma 9 sulla legge 949/52). Così si potrà contribuire a sostenere il rilancio del settore e reagire positivamente alle difficoltà finanziarie emerse con l’emergenza sanitaria in atto da Covid-19.

Il consigliere Cera fa notare che “con la mancata operatività dell’Albo, si lede inoltre il diritto/dovere ad esercitare l’attività di impresa in forma artigiana. Viene impedito, di fatto, l’accesso ad importanti provvidenze di settore, tra l’altro alcune delle quali erogate proprio dall’amministrazione regionale”.

“Si deve mettere la parola fine a questa incresciosa situazione che sta causando gravi danni al sistema economico locale e che in questo particolare momento legato alla emergenza sanitaria da Covid-19”, Emanuele Cera. “Si corre il rischio che non possano accedere ai benefici specifici che sono in corso di programmazione per il settore artigiano della Sardegna. Ci vuole uno scatto definitivo e improcrastinabile dell’Assessore al Turismo, Commercio e Artigianato per garantire la tutela dei diritti delle imprese artigiane, le quali a causa della mancata iscrizione al competente Albo, per cause non imputabili alle stesse, vengono private di diritti”.

Conclude Cera: “Non vorrei pensare che queste imprese artigiane non possano godere dei benefici di legge previsti a causa dell’inerzia dell’Assessorato”.

Venerdì, 22 maggio 2020

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