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I fenicotteri sono tornati nelle risaie: Confagricoltura suona l’allarme

L'organizzazione chiede che si trovi una forma di alimentazione dei volatili nelle aree paludose dove soggiornano

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I fenicotteri sono tornati nelle risaie: Confagricoltura Oristano suona l’allarme
L’organizzazione chiede che si trovi una forma di alimentazione dei volatili nelle aree paludose dove soggiornano

Fotonaturali.it

Dopo le cornacchie arrivano i fenicotteri a preoccupare gli agricoltori, diversi dei quali costretti a presidiare le risaie anche la notte per salvare la semina dalla fame dei volatili, con considerevole dispendio di energie e risorse economiche. Unico rimedio al loro passaggio sono i cannoncini detonatori, ma l’utilizzo di questi dissuasori sonori disturba i residenti della campagna e delle zone limitrofe alle risaie, spesso vicine ai centri abitati. Cosa fare, allora? Confagricoltura Oristano propone di trovare anche un sistema di alimentazione dei fenicotteri direttamente negli stagni.

“Confagricoltura Oristano”, si legge in una nota dell’associazione, “auspica, come peraltro chiesto anche lo scorso anno, che la Regione, agricoltori ed esperti si confrontino per trovare metodi che prima di tutto misurino la crescita delle colonie avvenuta in questi ultimi anni – un fatto in sè positivo, trattandosi di una specie protetta ormai “adottata” dalle località costiere sarde – e discutano la possibilità di sperimentare per i fenicotteri un metodo di alimentazione nei loro luoghi di stanziamento”.

“L’aumento del numero di individui ha infatti provocato una scarsità di cibo negli stagni, causa questa che li induce a spostarsi nelle risaie”, sostiene ancora Confagricoltura Oristano. “La nostra organizzazione ritiene che sia sacrosanto tutelare una specie protetta, ma che lo sia altrettanto difendere il lavoro degli imprenditori agricoli. L’agricoltura sarda ha bisogno di proposte concrete e ponderate, non di “dichiarazioni spot” eclatanti per il desiderio di visibilità sulla stampa”.

Paolo Mele – Presidente di Confagricoltura Oristano

“È ormai innegabile che i danni provocati dalla fauna selvatica ai diversi settori agricoli e della pesca siano sempre più rilevanti”, concludono i responsabili di Confagricoltura Oristano. “La questione va affrontata con impegno e in maniera organica dall’Amministrazione regionale e dalle Province che ne hanno le competenze, soprattutto per avviare una puntuale azione di prevenzione che Confagricoltura Oristano sollecita da tempo”.

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