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“Troppi i comuni esclusi dall’elenco delle zone svantaggiate”

I deputati M5S criticano la Regione per una applicazione rigida dei criteri di classificazione

Luciano cadeddu

“Troppi i comuni esclusi dall’elenco delle zone svantaggiate”
I deputati M5S criticano la Regione per una applicazione rigida dei criteri di classificazione

Dei 377 comuni dell’Isola, 309 sono stati inseriti nell’elenco con la nuova delimitazione delle “zone svantaggiate”, aree soggette a vincoli naturali con effettivi svantaggi geomorfologici che compromettono la capacità produttiva e agricola. Ma secondo i deputati sardi del Movimento 5 Stelle, i comuni esclusi dall’elenco sono ancora troppi.

I parlamentari Luciano Cadeddu, Lucia Scanu, Emanuela Corda, Alberto Manca, Mario Perantoni e Pino Cabras sono preoccupati perché – nonostante i 30 nuovi nomi aggiunti all’elenco stilato dalla Regione Sardegna – sono ancora esclusi centri come Simaxis, Masainas, Assemini, Badesi, Girasole, Olmedo, Ortacesus. L’esclusione è il risultato della valutazione di una serie di criteri quali disponibilità di irrigazione, valore della produzione standard (vegetale e animale), drenaggi artificiali, presenza di serre.

“Le valutazioni di questi criteri determinano lo status di zona svantaggiata”, spiegano i parlamentari sardi del M5S. “Questi principi non prendono in considerazione le condizioni degli agricoltori e degli allevatori: le difficoltà dovute alle alluvioni e criticità oggettive che negli ultimi anni hanno messo in ginocchio i comparti agricoli sardi, come la siccità, il dissesto idrogeologico, le strade sterrate inaccessibili (spesso prive di manutenzione) e una criticità unica che accomuna tutti i sardi, l’insularità”.

“Oltre ai comuni in uscita, ad altri 8 comuni è stata confermata l’esclusione dalla determinazione: Alghero, Arborea, Samassi, San Gavino Monreale, San Sperate, Senorbì, Uras, Valledoria”, proseguono i parlamentari. “Sono evidenti le incongruenze anche di questo elenco: utilizzare un modello di valutazione generale, non entrando nello specifico delle diverse realtà comunali, mette in discussione l’esclusione di questi comuni”.

Secondo quanto sostengono i parlamentari del M5S, la Regione avrebbe dovuto coinvolgere i sindaci ed effettuare valutazioni più attente, garantendo agli amministratori locali maggiori tutele prima di inviare i dati al Ministero. “I tempi per correggere le valutazioni c’erano”, affermano Cadeddu, Scanu, Corda, Manca, Perantoni e Cabras, “ma non è stato fatto. Ora sono gli agricoltori a pagarne le conseguenze”.

I parlamentari chiedono quindi che nella prossima programmazione – prevista per il 2021 – ci sia un maggiore impegno e un ragguardevole coinvolgimento degli amministratori locali da parte degli uffici regionali e della politica.

“Ricordiamo che la Sardegna”, osservano, “per la programmazione Europea, è nuovamente Obiettivo 1: questo non è un premio, significa che l’Isola non riesce a far ripartire l’economia e questo accade a causa di innumerevoli problemi. Per questo motivo serve uno sforzo maggiore da parte degli uffici regionali, della politica regionale e degli amministratori locali. Escludere un comune dall’elenco di delimitazione delle zone svantaggiate significa assestare un colpo all’economia degli agricoltori e allevatori dell’intera zona”.

“Gli amministratori locali, già in difficoltà, non possono sostenere e tutelare i produttori primari, in particolar modo se si tratta di comuni colpiti da fenomeni di dissesto idrogeologico o da altre calamità naturali, concludono i deputati Cadeddu, Scanu, Corda, Manca, Perantoni e Cabras. “La politica non può permettersi queste esclusioni, i sindaci dei comuni esclusi lamentano il mancato inserimento nell’elenco, sono infatti consapevoli che questo bloccherà lo sviluppo delle realtà agricole locali”.

Venerdì, 15 maggio 2020

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