Oristano e altri 8 comuni rientrano fra le "zone rurali svantaggiate" - LinkOristano
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Oristano e altri 8 comuni rientrano fra le “zone rurali svantaggiate”

Via libera per interventi di sostegno nel comparto agricolo: la prima opportunità scade il 15 maggio

Oristano e altri 8 comuni rientrano fra le “zone rurali svantaggiate”
Via libera per interventi di sostegno nel comparto agricolo: la prima opportunità scade il 15 maggio

Una parte del territorio di Oristano e di altri otto comuni – Baratili San Pietro, Milis, Mogoro, Nurachi, San Nicolò d’Arcidano, Solarussa, Terralba e Zeddiani – è rientrato nell’elenco delle “zone rurali svantaggiate”: questo consentirà alle imprese di accedere alle misure di sostegno finanziario previste in favore del comparto agricolo. Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha approvato – su proposta dell’assessorato regionale dell’Agricoltura – la revisione dell’elenco della “zone svantaggiate”, soggette a vincoli naturali significativi e diverse dalle zone montane.

Emanuele Cera

“Finalmente vengono accolte le continue rivendicazioni formulate da oltre un decennio”, ha commentato  il consigliere regionale Emanuele Cera, “e si riesce a sanare le incongruenze presenti nei precedenti piani. Le imprese agricole dei nove comuni della provincia di Oristano potranno partecipare da subito al nuovo bando 2020 della misura 13 del Piano di Sviluppo Rurale, la cui scadenza è prevista per il 15 maggio”.

Emanuele Cera è chiaramente soddisfatto “per il risultato conseguito per i nove comuni dell’Oristanese e in particolar modo per le lotte personalmente condotte per i comuni di San Nicolò d’Arcidano e di Terralba”.

Unica nota dolente: “Nonostante il grosso impegno profuso per perorare la causa del territorio di Uras, ci si è dovuti arrendere di fronte ai limiti oggettivi stabiliti dal Ministero e della UE, che hanno impedito l’inserimento nell’elenco delle zone svantaggiate. Ricordiamo tutti il disastro ambientale dovuto all’alluvione del novembre del 2013, con gli ingenti danni causati al paese e al sistema produttivo agropastorale. Il costante rischio idraulico determinato dalla presenza del rio Mogoro determina limitazioni enormi che non possono non essere considerate, benché il territorio usufruisca del sistema irriguo”.

In una nota, Cera ringrazia l’assessora all’Agricoltura, Gabriella Murgia, “per aver saputo raccogliere il fabbisogno rappresentato dal territorio e per aver saputo correttamente imprimere questo importante cambio di marcia, che consentirà agli agricoltori di questi nove comuni di poter beneficiare finalmente degli aiuti finanziari a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, fino ad oggi negati”.

“Adesso ritengo che l’assessora debba chiedere l’apertura di un confronto con il Ministero delle Politiche agricole e forestali per una ulteriore nota di aggiornamento delle zone svantaggiate. Difatti tutti i dati socioeconomici utilizzati per l’attuale perimetrazione non rappresentano più la ‘fotografia del territorio’, perché antecedenti all’emergenza sanitaria da Covid-19. La Regione deve chiamare lo Stato e l’Unione
Europea a riconoscere la situazione nuova emergenziale e considerare ‘zona svantaggiata’ tutta la Sardegna”.

Venerdì, 8 maggio 2020

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