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Area sanitaria, meritano sostegno anche gli specializzandi non medici

Carla Cuccu (M5S): "Finora dimenticati, la Regione deve riconoscere anche i loro sacrifici"

Oss operatore socio sanitario

Area sanitaria, meritano sostegno anche gli specializzandi non medici
Carla Cuccu (M5S): “Finora dimenticati, la Regione deve riconoscere anche i loro sacrifici”

Serve un immediato sostegno economico per tutti gli specializzandi non medici di area sanitaria nelle Università di Cagliari e Sassari, esclusi dalle misure economiche regionali in merito al coronavirus. In un’interrogazione, la segretaria del Consiglio regionale Carla Cuccu (M5S) chiede al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità quali misure finora sono state valutate.

La Giunta dovrebbe far sapere in aula “se sia stata verificata la possibilità annunciata dal presidente della Commissione Sanità, Domenico Gallus, agli specializzandi biologi durante la loro audizione: utilizzare i fondi POR Sardegna FSE 2014/2020 per finanziare le borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione in discipline non mediche di area sanitaria nelle Università degli studi di Cagliari e Sassari, in riferimento a tutti gli anni accademici per ciascun indirizzo di corso”.

Gli specializzandi non medici di area sanitaria, sostiene Carla Cuccu, meritano la stessa attenzione e gli stessi diritti normativi riconosciuti agli specializzandi delle scuole di medicina. Richiamando la legge regionale del 6 marzo 2020, n. 6, che ha autorizzata la spesa di circa 5 milioni di euro nel 2020 per garantire ai professionisti sanitari di area medica l’accesso ad adeguati percorsi di formazione, la rappresentante del M5S ricorda che “è risaputo l’impegno dell’attività delle Scuole di specializzazione e che il contratto di formazione specialistica per tale motivo è obbligatorio per legge, nonostante gli specializzandi medici non siano considerati normativamente lavoratori dipendenti, bensì specializzandi in formazione”.

“I sacrifici ed impegno prestati dagli specializzandi di area sanitaria non sono certamente meno importanti di quelli dei medici specializzandi”, continua Carla Cuccu, “e non essendo anch’essi considerati né precari, né lavoratori, non hanno ricevuto nemmeno alcun sostegno economico rientrante nelle misure regionali previste per le difficoltà economiche causate dal Covid-19. Eppure i biologi, ad esempio, hanno svolto un ruolo essenziale nella lotta alla pandemia, considerata la loro preziosa attività nei laboratori di analisi e diagnostica e gli onori ricevuti per essere stati protagonisti del primo isolamento del coronavirus in Italia”.

Sulla risposta data dal Direttore generale dell’Assessorato alla Sanità e la difficoltà di recepire la richiesta di coprire gli specializzandi già in corso (in seno all’art. 12 della L. 241/90 della legge sul procedimento amministrativo), la consigliera Cuccu rileva: “Le norme che disciplinano il sostegno al diritto allo studio degli studenti sono ben altre. Chiunque abbia frequentato l’Università ha vissuto le battaglie studentesche, volte a dare voce al diritto ad un sostentamento per la frequenza degli iscritti di un corso di laurea, di dottorato o specializzazione senza borsa”.

“Ne sa qualcosa il presidente della Regione Solinas”, prosegue la consigliera Cuccu, “che oltre ad essere stato consigliere regionale ed aver vissuto l’approvazione delle leggi regionali a sostegno delle borse di studio, è stato in anni precedenti anche presidente dell’Ersu di Cagliari”.

“Si chiede pertanto”, conclude Carla Cuccu, “se il presidente e l’assessore intendano recuperare ulteriori risorse regionali disponibili in bilancio da destinare con urgenza almeno a copertura dei primi tre posti in graduatoria relativi a tutti gli indirizzi esistenti di Scuola di specializzazione di area sanitaria, da assegnare per ogni anno accademico in corso, dal primo all’ultimo compreso”.

Venerdì, 8 maggio 2020

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